“Rossini 150”: una grande mostra immersiva e diffusa, omaggio di Pesaro al più noto dei suoi concittadini Nel 150° anniversario della scomparsa del compositore, una grande mostra ci dà l'occasione di conoscere Rossini e la sua meravigliosa terra, le Marche

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PESARO – Inaugurata l’11 luglio, rimane aperta fino al 18 novembre a Pesaro, Fano e Urbino la mostra “Rossini 150”. Un grande omaggio ad uno dei più importanti compositori della storia, allestita in tre splendide location della sua terra di origine.

Per chi ancora non lo sapesse il 2018 è stato dichiarato per legge “anno rossiniano”. Il motivo delle celebrazioni lo abbiamo già menzionato in occasione della rappresentazione all’Arena di Verona del Barbiere di Siviglia: ricorre quest’anno il 150esimo anniversario della morte di Gioachino Rossini, uno dei più grandi compositori italiani. Tra le tante iniziative in corso in Italia e all’estero, la sua terra natale lo omaggia fino a novembre con una grande mostra diffusa in tre città: Pesaro (città natale), Fano e Urbino.

Rossini 150”: questo il nome della mostra, che richiama apertamente la ricorrenza. Ma cosa ci propone esattamente? Le tre città richiamano tre diversi legami che Gioachino Rossini aveva con la sua terra natale, e li esplora mantenendo una sostanziale omogeneità di fondo mentre ci illustra aspetti particolari della vita, dei luoghi e più in generale del tempo del compositore. L’allestimento è un’occasione unica per scoprire la figura del maestro in tutte le sue sfaccettature, nella versione più completa e autentica possibile.

Pesaro ospita a Palazzo Mosca la mostra “Pesaro racconta Rossini”, esposizione esperienziale e multimediale messa a punto dal Conservatorio G. Rossini ed Emanuele Aldrovandi, che si propone di far rivivere la complessa vicenda biografica del compositore per apprezzare al meglio le sue intramontabili opere.
Una vera e propria “Rossini Experience”, che attraverso animazioni video, suoni, foto e oggetti interattivi catapulterà i visitatori direttamente nel suo tempo, tra arte, musica, teatro ma anche personaggi reali o immaginari dell’epoca e non ultime le donne della sua vita. Un’installazione originale e atipica perfettamente in linea con la personalità eccentrica del compositore, in cui non mancano punti di vista inusuali come quelli di uno spartito e di tre parrucche.
E c’è di più: in occasione della mostra, nelle sale dei Musei Civici verrà riesposta la prestigiosa collezione Hercolani-Rossini, 38 dipinti e un marmo pervenuti a Gioachino in punto di morte per ripagare un suo prestito ai nobili bolognesi Hercolani.
Il Conservatorio G. Rossini inoltre, in collaborazione con l’Ente Olivieri e la Fondazione G. Rossini, cura una ricca sezione documentaria che ripercorre la storia dell’istituto a partire dalla sua nascita, nel 1882, per volontà del maestro.

Nello splendido Palazzo Ducale di Urbino si protrae analogamente fino a novembre la mostra a cura di Vittorio Sgarbi, “Gesamkunstwerk: Pelagio Palagi e Gioachino Rossini”, un viaggio nel tempo di tipo visuale. Dedicata alle opere del pittore Pelagio Palagi, espone disegni, dipinti e ritratti (in gran parte inediti) provenienti dalle Collezioni della Fondazione Carisbo, dalla Fondazione Cavallini Sgarbi e da gallerie e raccolte private, documentando il “secolo” rossiniano tra neoclassicismo e romanticismo.

Infine, il Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano ospitano la mostra “Rossini, il teatro, la musica”, che prende spunto dall’esibizione fanese del piccolo Gioachino per far conoscere l’innovativo teatro barocco di Giacomo Torelli e per raccontare la tematica della scrittura musicale di colui che viene oggi considerato un genio assoluto in questo campo. A cura della Fondazione G. Rossini, l’esposizione di autografi e la guida all’ascolto della musica, con proiezione di filmati in larga scala, consentono ai visitatori di familiarizzarsi con l’opera e comprenderne le partiture.

L’intento della mostra e dei suoi percorsi diffusi non è solo quello di far conoscere la vita del compositore, ma anche valorizzare il territorio e l’identità marchigiana. In questo senso è importantissima l’estensione del progetto alle aree colpite dall’ultimo sisma: proprio da qui, dove opera il Museo del Pianoforte Storico e del Suono dell’Accademia dei Musici, provengono tredici antichi strumenti, datati tra fine Settecento e i primi del Novecento, completamente restaurati e funzionanti, in gran parte della “Collezione Claudio Veneri”; oltre ad essere esposti, gli strumenti saranno protagonisti di speciali visite musicali e racconti concerto in ognuna delle tre sedi. La “Mostra del pianoforte storico” è inoltre corredata da immagini video full HD in loop, dal forte impatto emozionale, sulle bellezze storiche, artistiche e naturalistiche dei comuni marchigiani danneggiati dal terremoto.

Una mostra assolutamente imperdibile per scoprire una Regione e un’identità troppo spesso dimenticate e che si sono trovate in passato sotto i riflettori in casi non sempre felici.

INFO

www.mostrarossini150.it
www.pesaromusei.it/mostre/rossini-150-pesaro-urbino-fano/

ORARI E BIGLIETTI

PESARO
Palazzo Mosca – Musei Civici

piazza Mosca 29
Orari luglio-settembre da martedì a domenica e festivi h 10-13 / 16-19.30 agosto tutti i giorni h 10-13 / 16-19.30
Orari ottobre-novembre da martedì a giovedì h 10-13 da venerdì a domenica e festivi h 10-13 / 15.30-18.30
Visite guidate domenica h 18.30 € 3

URBINO
Palazzo Ducale, Sale del Castellare
piazza Duca Federico 107
Orari luglio-settembre da martedì a domenica e festivi h 10-18 agosto tutti i giorni h 10-18
Orari ottobre-novembre da martedì a giovedì h 10-13 da venerdì a domenica e festivi h 10-18
Visite guidate sabato, domenica e festivi h 11 e h 16 € 3

FANO
Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti
piazza XX Settembre 4
Orari luglio-settembre da martedì a domenica e festivi h 10-13 / 16-19 agosto tutti i giorni h 10-13 / 16-19
Orari ottobre-novembre da martedì a giovedì h 10-13 da venerdì a domenica e festivi h 10-13 / 15.30-18.30
Visite guidate sabato h 17 € 3

Le biglietterie chiudono mezz’ora prima / possibile prenotare aperture straordinarie per visite riservate

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