Banksy al MUDEC di Milano. In mostra le opere dello street artist più famoso del mondo Misterioso, geniale e controverso, Banksy è uno degli artisti più rivoluzionari dei nostri tempi. Al MUDEC di Milano fino ad aprile 2019 sarà possibile ammirarne alcune opere, prima esposizione italiana in una istituzione pubblica. Ovviamente non autorizzata dall'artista

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The art of Banksy. A Visual Protest, MUDEC Milano

MILANO – Aperta al pubblico fino al 14 aprile 2019 al MUDEC la mostra “The art of BANKSY. A VISUAL PROTEST“, la prima esposizione  di opere del noto street artist internazionale in una istituzione pubblica italiana.

“The art of BANKSY. A VISUAL PROTEST“, inaugurata il 21 novembre al MUDEC – Museo delle Culture di Milano, è la prima mostra monografica dell’artista ad essere ospitata in un museo pubblico italiano. A cura di Gianni Mercurio e promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, l’esposizione, ideata da Madeinart, si articola in una serie di sezioni che conducono il visitatore a una riflessione critica su quale sia (e quale potrà essere) la collocazione di Banksy all’interno più ampio contesto della storia dell’arte contemporanea.

80 lavori tra dipinti, sculture e stampe numerate dell’artista inglese, corredati di oggetti, fotografie e video, raccontano con uno sguardo retrospettivo l’opera e il pensiero di Banksy. Un percorso a suo modo accademico e insolito, ma coerente con la mission di un museo come il MUDEC, ovvero quella di fornire a ogni fascia di pubblico le chiavi di lettura per comprendere (e apprezzare) le culture del mondo e i grandi temi della contemporaneità attraverso le arti visive, performative e sonore.

L’esposizione, come tutte quelle a lui dedicate prima d’ora, non è autorizzata dall’artista, che continua cosí a difendere il proprio anonimato e la propria indipendenza dal sistema. In linea con i suoi principi di fruizione delle opere però non sono presenti, in mostra, lavori sottratti illegittimamente da spazi pubblici, ma solo opere di collezionisti privati di provenienza certificata.

The art of Banksy - Mudec Milano
Banksy, Love is in the Air (Flower Thrower), 2003 – Credits: Butterfly Art News Collection

Ma chi è davvero Banksy?

Questa è, forse, la domanda che tutti si fanno da anni.

Banksy, artista e writer inglese dall’identità sconosciuta, è considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea. La sua identità nascosta avvolge i suoi lavori in un alone di mistero e lo rende unico e originale mentre le sue opere, a sfondo satirico e provocatorio, racchiudono al loro interno un mix perfetto di ironia, protesta e impegno politico.

The Art of BANKSY | L’ARTISTA

L’arte di Banksy trova espressione nello spazio urbano e critica aspramente, attraverso la tecnica della stencil art, le “assurdità” della società occidentale, la manipolazione dei mass media, l’omologazione, le atrocità della guerra, l’inquinamento, lo sfruttamento minorile, le discriminazioni etniche e religiose e la brutalità della repressione delle forze dell’ordine. Negli anni è diventato un vero e proprio mito del panorama artistico mondiale, sia grazie alla sua identità misteriosa, ma anche – e soprattutto – grazie alla natura altamente provocatoria e sempre paradossale delle sue opere. Tra le sue ultime “performace” ha fatto scalpore quella andara in scena ad un’asta di Sotheby’s a Londra, dove l’artista ha fatto sí che un suo quadro, la celebre “Girl with Balloon”, aggiudicato per 1,2 milioni di dollari, si autodistruggesse sotto gli occhi stupiti e attoniti del compratore e di tutti i presenti. Banksy, poche ore dopo il fatto, ha spiegato, in un video su Instagram, come diversi anni prima avesse nascosto un meccanismo di triturazione nella cornice del quadro, “nel caso l’opera fosse mai stata messa all’asta“. Per alcuni è stata una strategia di marketing, per altri ha rappresentato una chiara critica al sistema dell’arte contemporanea, basato sempre più sul denaro e sul guadagno sfrenato.

«L’arte che guardiamo è fatta da solo pochi eletti. Un piccolo gruppo crea, promuove, acquista, mostra e decide il successo dell’Arte. Solo poche centinaia di persone nel mondo hanno realmente voce in capitolo. Quando vai in una galleria d’arte sei semplicemente un turista che guarda la bacheca dei trofei di un ristretto numero di milionari» Banksy

In qualsiasi modo la si voglia interpretare, comunque, l’opera di Banksy trae forza proprio dal suo essere profondamente provocatoria e reazionaria: Banksy sconvolge, generando reazioni e opinioni controverse ma proprio grazie a questo suo modo sfacciato di fare arte porta all’attenzione di tutto il mondo alcuni dei temi più attuali e problematici della società contemporanea.

The art of Banksy Mudec Milano
Banksy, Flying Copper, 2003 – Credits: Butterfly Art News Collection

The Art of BANKSY. A VISUAL PROTEST | LA MOSTRA

Il percorso espositivo inizia richiamando l’attenzione dei visitatori sui “movimenti” che hanno utilizzato una qualche forma di protesta visiva, fondendo parole, immagini e attitudine all’azione, a cui Banksy fa riferimento esplicitamente per modalità espressive: dal movimento situazionista degli anni ’50 e ’60, con il quale Banksy condivide l’attitudine sperimentale e l’attenzione per le realtà urbane, alle forme di comunicazione ideate e praticate dall’Atelier Populaire, il collettivo di studenti che nel maggio del 1968 diffuse attraverso centinaia di manifesti i temi della protesta sui muri di Parigi; fino ad arrivare ai lavori dei writers e dei graffitisti di New York degli anni ’70 e ’80, multiculturali e illegali per vocazione e dal forte senso di appartenenza comunitaria. Come gli street artists della sua generazione, Banksy estremizza il contenuto dei messaggi politici e sociali rendendolo esplicito, e spostando così l’attenzione dalla forma al contenuto.

Questi aspetti emergono come fondanti dell’arte di Banksy nel corpus di opere presentate in mostra, suddivise per generi e temi, come ad esempio l’idea e la pratica della serialità e della riproducibilità dei lavori che si rifanno a Warhol (tra i quali i ritratti di Kate Moss o le serie “Tesco”, in cui utilizza il marchio della grande catena di distribuzione britannica alla maniera di Campbell’s Soup) o del détournement, in cui Banksy interviene su copie di opere esistenti e spesso universalmente conosciute, con l’inserimento però di alcuni elementi stranianti che ne modificano il significato.

Attraverso la lettura dei lavori sono quindi illustrate le strategie, il senso e gli obiettivi dei suoi messaggi e la sua cifra stilistica, data dalla tecnica dello stencil, affinata da Banksy con il duplice scopo di poter eseguire i lavori illegali con una notevole velocità e allo stesso tempo renderli più elaborati.

«Io uso quello che serve. A volte questo significa solo disegnare un paio di baffi sul volto di una ragazza su qualche cartellone, talvolta invece significa sudare per giorni su un disegno intricato. Il fattore più importante è l’efficienza» Banksy

Una speciale sezione video racconta, poi, i murales che Banksy ha realizzato in diversi luoghi del mondo, alcuni tuttora esistenti, altri scomparsi, evidenziando così quanto il Genius loci sia un aspetto fondamentale nel suo lavoro: molti lavori nascono infatti anche semplicemente in funzione dei e per i luoghi in cui sono realizzati, come ad esempio il famoso intervento sul muro che divide la Cisgiordania da Israele.

Foto in mostra “The Art of Banksy” – MUDEC

In occasione della mostra è stato, inoltre, pubblicato il libroLa vera arte è non farsi beccare. Interviste a Banksy”, a cura di Gianni Mercurio ed edito da 24 Ore Cultura, che raccoglie quattro pungenti interviste rilasciate dall’anonimo street artist nel corso degli anni, rivelando le ragioni e i retroscena della sua arte.

INFO

The Art of Banksy. A Visual Protest
21/11/2018 – 14/04/2019

MUDEC – Museo delle Culture di Milano (Via Tortona, 56)

www.mudec.it

BIGLIETTI Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00 – Per informazioni: 02/88.46.37.24
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI ticketone.it e www.ticket24ore.it | Tel. +39 0254917

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