Apre il sipario il Plautus Festival di Sarsina Giunto alla sua cinquantasettesima edizione il Plautus Festival spalanca le sue porte con un grande repertorio

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SARSINA (FC) – Si apre Sabato 8 Luglio la cinquantasettesima edizione del Plautus Festival, con un programma incentrato sull’uomo. Anche quest’anno la proposta culturale è sotto l’egida dei grandi autori del passato quali Omero, Seneca, Shakespeare e Plauto. Una rassegna declinata in dodici spettacoli di cui quattro i titoli colti dal grande repertorio plautino: Anfitrione, L’avaro (tratto dall’Aulularia), Menecmi e  Miles gloriosus, a rappresentare con  ironia  l’avarizia, gli equivoci, la credulità  e la vanagloria umana.

L’Arena Plautina di Sarsina alza il suo sipario anche quest’anno. Dall’8 Luglio fino al  20 Agosto 2017 una rassegna teatrale autorevole porterà sulla scena testi e autori che si rivelano tutt’ora inesauribili. Se come diceva Italo Calvino “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” lo stesso vale anche per il teatro. Il grande teatro non smette mai di interrogarsi – e interrogarci – in speculare direzione dal palco verso la platea e ritorno. Medea di Lucio Anneo Seneca e il Sir Thomas More (di cui Shakespeare scrisse solo alcune pagine, gli autori sono vari)  esemplificano a pieno titolo quanto sopra.

La Medea di Seneca verte sugli esiti dell’ira capace di portare a compiere i gesti più nefasti (omnes mali sumus) e dai risultati tragici. Se la ragione è offuscata inevitabilmente ne consegue una sconfitta e la madre matricida ci fa da monito.

La seconda opera, Tommaso Moro pone l’enfasi anche sull’etica della reciprocità ricordando, che ognuno di noi prima o poi, o da qualche parte, è straniero. “Immaginate allora di vedere gli stranieri derelitti, / coi bambini in spalla, e i poveri bagagli / arrancare verso i porti e le coste in cerca di trasporto”. Versi che proprio ora risuonano quanto mai attuali se non addirittura profetici, alla luce degli ultimi stravolgimenti politici. Ma lo stesso pone l’enfasi anche su di un ordinamento sociale non sempre equanime Capo, mi domando come, fanno i pesci a vivere nel mare?” Questa è la voce del Bardo che si interroga e risponde Beh, come gli uomini a terra: i grossi si mangiano i piccoli. Non so paragonare un ricco avaro a niente di più simile di una balena: scherza e fa acrobazie spingendosi avanti i pesciolini, e poi se li divora in un sol boccone

Ecco allora che nell’estate sarsinate si pone l’uomo sulla scena e con esso un confronto fra il moderno e l’antico che mai come ora ci è sembrato più attuale. In un presente che ci appare sempre più sazio di economicismi  avvertiamo il bisogno e la necessità di una nuova rinascenza, e rivolgendo lo sguardo al passato possiamo ancora trarre risposte e giovamento.

Il Plautus Festival nasce da una collaborazione frutto di impegno e volontà di parti che cooperano in felice sinergia, grazie ai contributi dell’Amministrazione comunale, degli Enti pubblici (Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna) e di soggetti privati che non hanno fatto mancare il loro sostegno (OROGEL, Banca di Credito Cooperativo di Sarsina, Vossloh-Schwabe, Cangini Benne e tanti altri ancora)

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