Arte Fiera 2020: percorsi tematici, stand da vedere, novità

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Arte Fiera 2020 - Opera Aperta

SPECIALE ARTE FIERA – Aperta al pubblico dal 24 al 26 gennaio, la 44esima edizione di ArteFiera ricalca il format dello scorso anno ma lo sviluppa in nuovi spazi del quartiere fieristico (pad 15 e 18). Ecco tutto quello che c’è da sapere per orientarsi al meglio al suo interno.

Ha aperto i battenti il 24 gennaio 2020 Arte Fiera, la fiera dell’arte più antica e longeva d’Italia che, giunta quest’anno alla sua 44esima edizione, si conclude il 26 gennaio. Se progettate una visita e state cercando indicazioni su come muovervi al suo interno, ecco tutto quello che vi serve sapere. Con i nostri suggerimenti su opere, spazi ed eventi da non perdere.

ARTEFIERA 2020
PERCORSI TEMATICI

Seguendo il format lanciato e sperimentato con successo lo scorso anno, ArteFiera 2020 si struttura in una serie di percorsi tematici che rendono estremamente agevole e piacevole la visita (il ché, diciamocelo, in un ambiente allargato e facilmente dispersivo come una fiera non è poco).

Le gallerie sono coerentemente raggruppate in 4 sezioni differenti e ben riconoscibili: “Main section“, “Fotografia e immagini in movimento” (già presenti nella passata edizione), cui si aggiungono quest’anno “Focus pittura” e “Pittura XXI“, due new entry che spostano lo sguardo sulla più antica delle arti visive, la pittura, riportandola al centro di un discorso sul contemporaneo. Confermata anche la formula secondo cui le gallerie sono tenute a presentarsi con esposizioni articolate attorno ad un numero il più possibile limitato di artisti: fino a un massimo di tre per gli stand di medie dimensioni e fino a un massimo di sei per i più grandi.

La formula, salutata lo scorso anno con entusiasmo tanto dai collezionisti quanto dal pubblico generalista, è stata ben recepita dai galleristi, che hanno raccolto con favore anche l’ulteriore novità di quest’anno: la possibilità di orientarsi verso esposizioni monografiche “allargate”, cioè strutturate come percorsi a tema costruiti non solo attorno ad un singolo artista ma anche attorno a specifici movimenti, correnti artistiche o gruppi. Va in questa direzione non a caso anche la nuova sezione Focus, che debutta puntando sulla pittura, in particolare quella delle avanguardie del secondo ‘900.

Completano l’offerta i Talk, gli Eventi Performativi, una ricca presenza di Riviste d’Arte, Editoria e Istituzioni così come, non ultima, la grande esposizione a tema che raccoglie una selezione di opere contemporanee provenienti dai musei dell’Emilia Romagna, ammirabili solo per 3 giorni, in esclusiva per la fiera, in un’unico spazio.

Nota di servizio: ad Arte Fiera quest’anno si accede dall’ingresso Nord, per cui una volta arrivati in Piazza della Costituzione troverete ad attendervi un servizio di Bus-navetta, che a ciclo continuo farà la spola tra l’ingresso canonico e i nuovi padiglioni 15-18.

Detto questo non resta che entrare.

GRANDI CONFERME
Courtesy Emilia Romagna: Opera Aperta (Pad 15)

Arte Fiera, Opera Aperta
Arte Fiera, Opera Aperta – La grande istallazione proveniente dalla Cineteca di Bologna attorno alla quale si articola l’esposizione

Assolutamente da non perdere la grande mostra allestita nella sezione Courtesy Emilia Romagna (Padiglione 15), progetto inaugurato lo scorso anno dall’effervescente direzione di Simone Menegoi, che punta a valorizzare il patrimonio di opere di arte moderna e contemporanea presenti nei musei dell’Emilia Romagna, affidando ad una curatrice diversa ogni anno la facoltà di attingere ai loro archivi.

Tema dell’esposizione di quest’anno: Opera Aperta. L’esposizione segue un filo narrativo che rende omaggio alle grandi intuizioni di Umberto Eco sulla contemporaneità e sui percorsi narrativi che da questa prendono vita. La selezione di opere è a cura di Eva Brioschi, che così introduce l’esposizione:

Le opere aperte sono opere che, seppure formalmente compiute dal loro esecutore, vengono “completate” dall’interprete nel momento stesso della loro fruizione estetica. Ogni fruizione diviene così un’interpretazione e un’esecuzione.

Coerentemente con questa affermazione il percorso si articola in forma circolare, attorno ad una installazione centrale ad alto impatto visivo, che osserva i visitatori nell’atto di osservare le opere (foto sopra, courtesy © ArteFiera – all rights reserved). In esposizione grandi esponenti del Novecento come Giorgio MorandiCarla AccardiGerhard RichterGianni ColomboSalvo, ma anche artisti che hanno fatto la storia dell’arte e meritano di essere riscoperti come Mattia MoreniAlberto SughiDino Pedriali; protagonisti del contemporaneo come Fischli & Weiss e non ultimi esponenti delle nuove generazioni di rilevanza internazionale come Yang Fudong Yuri Ancarani.

STAND, GALLERIE E OPERE DA VEDERE

GRANDI MAESTRI
Il respiro della luce di Heinz Mack

Arte Fiera 2020 - Galleria Cortesi, Heinz Mack - Daphne und Chloe

Tra gli stand da non perdere quest’anno all’interno della Main Section segnaliamo anzitutto la Galleria Cortesi (Pad. 18 / Stand C2-C6), presente con un nucleo di imperdibili opere di Heinz Mack che arrivano direttamente dall’ultima grande personale dell’artista a Milano, “Heinz Mack: the Breath of Light”, allestita tra settembre e novembre con la curatela di Francesca Pola.

Le opere presenti in fiera, prima fra tutte la spettacolare Daphne and Chloe (2002, acrilico su tela, 235×284 cm), ben esemplificano uno dei punti cruciali di tutta la sua attività creativa, il rapporto tra luce, colore, struttura e spazio, fondamentali per la comprensione del suo lavoro come di quello del gruppo ZERO, da lui fondato nel 1957 assieme a Otto Pien e Günther Uecker. Famoso per le sue sculture cinetiche e per la capacità d spaziare tra una pluralità di tecniche diverse, Mack lavora dal 1991 quasi esclusivamente con colori acrilici, con i quali riesce comunque a tradurre in pittura quello stesso senso di vibrazione, movimento, ritmo e struttura sperimentato altrove con resine sintetiche, alluminio, plastica, plexiglas, dispositivi luminosi, vetro e ogni sorta di altri materiali non convenzionali.

GRANDI MAESTRI
Le tele pop e i colori in rivolta di Mario Schifano

Arte Fiera 2020 - Schifano: "Attraverso il deserto, untitled 2" e "Tutte Stelle"

Sempre all’interno della Main Section da non perdere un’opera ad alto impatto visivo di un altro grande protagonista delle avanguardie del secondo ‘900, questa volta italiano e più legato al versante informale e Pop: Mario Schifano. La galleria Tonelli (Pad 18 / Stand D/6) espone infatti a tutta parete Attraverso il deserto senza nome 2 (1985, tecnica mista, sabbia su tela e cornice dipinta).

Qui la propensione alla sperimentazione e la dirompente personalità dell’artista travalicano i confini della tela e si estendono senza soluzione di continuità ben oltre gli spazi tradizionalmente consentiti, in un’incontenibile ed esplosiva combinazione di colori: vortici di blu, ammassi di ocra, vampate di rosso e grumi di sabbia sono trafitti da lancinanti linee gialle verticali, che rompono il campo visivo con la stessa violenza dei raggi di sole nel caldo del deserto africano.

A pochi passi, a contrasto, un’opera completamente opposta, dai colori fluo e dalle dimensioni più contenute, delicata e poeticamente pop, come Tutte Stelle del 1967, ad illustrare l’ampia gamma di capacità espressive di un artista dalla personalità tanto irruenta quanto complessa.

BIZZARRIE CONTEMPORANEE
I mondi surreali e neo-dada di Sandy Skoglund

Sandy Skoglund, Radioactive Cats, 2002
Sandy Skoglund, Radioactive Cats, 2002

Per gli amanti delle bizzarrie contemporanee e delle contaminazioni tra arti visive, installazioni, fotografia e video art, da non perdere presso gli spazi della galleria Paci Contemporary (Pad. 15 Stand D/35) le opere dell’artista americana Sandy Skoglund, una vera e propria personale a tema nella quale sarà possibile ammirare non solo un numero cospicuo delle sue stranianti opere fotografiche, ma anche la riproduzione di una delle sue più recenti installazioni, Winter, da cui queste prendono solitamente vita.

L’installazione rende quanto mai facile individuare lo spazio, essendo l’intera parte d’angolo della galleria occupata da forme inquietanti e neo-dada declinate su toni di un blu improbabile e glaciale, in sintonia col tema rappresentato. Surreali cristalli di neve e strane creature come gufi e civette si stagliano sullo sfondo, popolando un inverno irreale e fatato che potrebbe essere uscito tanto da una fiaba quanto da un contemporaneo horror movie.

All’interno, a parete, gatti radioattivi, pesci dai colori improbabili che fluttuano all’interno di stanze monocromatiche, cocktail party in cui si aggirano figure (dis)umane che si fondono con l’ambiente come indecifrabili motivi su di una irreale carta da parati.

Una piccola imperdibile estensione della mostra che si è tenuta a Torino allo Spazio Camera – Centro Italiano di Fotografia lo scorso anno.

LIVE PERFORMANCE E NUOVI MEDIA
“Anubi is not a Dog” tra Aki Kaurismaki e la Doggy Dance

Zapruder filmmakersgroup
Zapruder filmmakersgroup, 2019. Photo © the artist

Nella Sala Opera – collocata un piano sotto rispetto ai padiglioni dell’esposizione, accesso dalla Hall antistante la Vip Lounge – sarà possibile assistere per tre giorni alle riprese del nuovo progetto dei ZAPRUDER filmmakersgroup, collettivo artistico fondato nel 2000 da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti. Gli Zapruder sono un gruppo che sperimenta in ambito filmico lavorando al confine tra arti figurative, performative e cinematografiche, muovendosi nella direzione di un’esperienza visiva totale. Insigniti di numerosi premi tra cui il Premio Maxxi 2016 per la videoinstallazione Zeus Machine/Salita all’Olimpo, gli Zapruder hanno presentato le loro opere a Festival illustri come: Film Festival Rotterdam, Biennale de l’Image en Mouvement Gene`ve, Transmediale Berlin, Centre Pompidou Paris, PAC Milano. Nel febbraio 2020 saranno al Festival del Cinema di Berlino, dove presenteranno la loro ultima opera Zeus Machine. L’invincibile nella sezione Berlinale Forum,  ‘Galloping Between Different Eras’.

Ad Arte Fiera sarà possibile seguire le prime fasi di realizzazione del loro prossimo progetto “Anubi is not a Dog”, che nasce da una quadreria i cui unici soggetti sono dei cani e da una foto scattata ad Helsinki nel maggio 2019, la cui storia nasce in un bar finlandese reso celebre dal regista Aki Kaurismäki.

CHI HA PAURA DEI MULTIPLI?
Stampe, incisioni, litografie e multipli d’autore 

stamperia Albicocco (UDINE) - Piero Pizzi Cannella (Opere)

Chiudiamo la nostra rassegna segnalando, nella sezione Editoria Specializzata, la presenza di una piccola, storica, stamperia artigianale con un grande portfolio di capolavori che non mancheranno di stupire i collezionisti e tutti i piccoli e grandi estimatori del contemporaneo. È la Stamperia d’Arte Albicocco di Udine (Pad. 18 Stand D/11) presso il cui spazio troverete una interessantissima selezione di opere calcografiche, numerate e firmate da alcuni dei più grandi esponenti dell’informale e delle neo-avanguardie del secondo ‘900.

Sono piccoli gioielli di una tecnica antica che si fonde proficuamente con l’arte contemporanea grazie alla grande passione di Corrado Albicocco, stampatore, che già dal 1974 riesce a riunire attorno a sè autori del calibro di Emilio Vedova, Carla Accardi, Peter Halley, Sandro Chia, David Tremlett, Piero Pizzi Cannella e Kengiro Azuma.

Non tutti sono in grado di apprezzare la bellezza di queste opere grafiche, da molti liquidate come “multipli”, incuranti del fatto che sono studiate e realizzate a stretto contatto coi loro insigni autori. Testimonianza di un genere di sperimentazioni che proprio in quanto produce “multipli” le rende oggi particolarmente attuali, senza contare il fatto che ogni opera a ben guardare si differenzia dalle sue presunte “copie” grazie a infinitesime, più o meno studiate, variazioni, rendendole ognuna di fatto a suo modo “unica”.

Basterà a tale proposito ricordare l’opinione di un artista tutt’altro che sconosciuto, Emilio Vedova, che dopo aver visto realizzate dalla stamperia le sue opere della serie Oltre (alcune delle quali esposte in fiera, passare per credere), ebbe modo di commentare: “Magari riuscissi a fare in pittura quello che siamo riusciti a realizzare con l’incisione”.

INFO

ArteFiera
24-26 gennaio 2020
BOLOGNA FIERE: Pad 15-18
Piazza della Costituzione, Bologna

www.artefiera.it

 

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Classe '63, consulente di Marketing e Comunicazione sui canali digitali, è appassionata di cinema, fantascienza, arte, musica e spettacolo, con particolare riferimento a tutto ciò che contamina massivamente e in forma inestricabile quanto appena elencato sopra. Accanita consumatrice di serie TV, B-Movie, Urania, fantascienza e musicalmente fuori dagli schemi. Ama la neve, lo snowboard, il golf e le sfide. Digital addicted. Odia i percorsi lineari, la mancanza di fantasia e i bunker. Incidenti di percorso: Laurea in Lingua e Letteratura Anglo-Americana, Diploma di tecnico-progettista di Ipertesti, Master in Marketing, Comunicazione e Nuove Tecnologie con approfondimenti di semiotica applicata alla Comunicazione Pubblicitaria e al Marketing Digitale.

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