Al Mudec di Milano, Paul Klee “Alle origini dell’arte” Fino al 3 Marzo 2019 un’interessante retrospettiva illustra il rapporto tra l'artista svizzero e il primitivismo. Oltre 100 le opere in mostra, alcune delle quali mai esposte prima in Italia

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Paul Klee, Costruzione di una foresta

MILANO – Dopo le mostre di Palazzo Reale nel 1986 e quella della Fondazione Mazzotta del 2007, Paul Klee torna nuovamente a Milano in un’interessante retrospettiva al Mudec, Museo delle Culture, prodotta da 24ore Cultura e promossa dal Comune di Milano. Aperta al pubblico dal 31 ottobre 2018 al 3 Marzo 2019.

“Spetta all’arte rendere visibile ciò che non lo è”. Così affermava il grande Paul Klee, evidenziando la sua notevole curiosità, e al tempo stesso il suo voler andare oltre le regole imposte dalla società e quindi dalle accademie. Come racconta Raffaella Resch, una delle curatrici dell’evento, per Klee l’artista “è un punto di congiunzione all’interno di un cosmo complesso e variegato ma anche colui che fornisce una decodificazione della realtà e dei linguaggi attraverso i quali la realtà può essere capita”.

L’esposizione, curata da Michele Dantini e Raffaella Resch, presenta oltre cento opere dell’artista svizzero attraverso una selezione che mira ad approfondire la figura di Klee collocandola all’interno del fermento primitivista che coinvolse l’Europa ai primi del XX secolo. Si tratta dunque di un viaggio che ci conduce agli albori dell’arte di Klee, permettendo di ricostruire le riflessioni profonde da cui prese vita la sua stessa cifra stilistica.

Paul Klee, l'occhio
SOPRA: Paul Klee, das Auge (L’occhio, 1938)

Come sottolineato da Michela Dantini, “Paul Klee. Alle origini dell’arte” “è una mostra che non vuol essere generalista e fiorisce al culmine di oltre 10 anni di ricerca sulle fonti figurative di Klee per ritrovare tutte le sue conoscenze storico-artistiche, nonché i testi su cui si era formato e che lo avevano incendiato”. Un evento, dunque, molto raffinato che ci consente di analizzare ancora più a fondo la pittura di questo straordinario artista, fornendoci ulteriori spunti ed elementi di conoscenza per comprenderne l’opera.

Oltre alle pitture astratte e policrome che tutti conosciamo si possono ammirare in mostra anche lavori meno noti come incisioni giovanili in bianco e nero, caricature e la sua produzione composta da simboli e alfabeti.

L’interesse di Klee per l’arte “primitiva”, d’altro canto, nacque proprio durante un viaggio in Italia, nel 1901, nel quale ebbe modo di scoprire a Roma l’arte paleocristiana. Il confronto con lo splendore di quegli antichi manufatti lo condusse a riflettere sul rapporto tra arte antica e contemporanea, considerandosi un “epigone”, cioè un “erede tardivo di una civiltà ormai tramontata” e a trasformare in seguito questa delusione in “stile”.

L’esposizione milanese si apre con le caricature del ciclo Inventionen e si sviluppa attraverso cinque sezioni, allestite secondo un percorso che riprende il progetto di Carlo Scarpa per la partecipazione di Klee alla Biennale di Venezia del 1948, alternando il chiaro e lo scuro.

Paul Klee, roccia artificiale
SOPRA: Paul Klee, Roccia Artificiale, 1927

Nelle opere primitive e in repertori insoliti quali ad esempio quelli della “satira”, l’artista cerca di infrangere il gusto anticheggiante e monumentale nel quale si era formato a Monaco. Ciò viene evidenziato molto bene nelle diverse sezioni, dove si ammirano caricature, alfabeti, simboli e persino un teatrino per le marionette che Paul aveva realizzato per il figlio Felix, ulteriore emblema dell’attenzione che egli rivolse all’espressività primitiva e infantile.

Assolutamente vincente è la scelta di inserire all’interno del percorso espositivo anche delle videoinstallazioni, nelle quali attraverso immagini e filmati storici si forniscono ai visitatori ulteriori informazioni utili a comprendere meglio il contesto culturale nel quale l’artista si formò e dal quale ha tratto sicuramente ispirazione.

Tutte le opere esposte provengono da rinomati e prestigiosi musei, oltre che da collezioni private, e in particolare dal Zentrum Paul Klee di Berna. Tra queste sono da segnalare opere mai esposte in Italia prima d’ora come “La Roccia artificiale” del 1927 (foto sopra), dove Klee fa emergere un reticolo luminoso su un fondo nero e “Artista nomade- un manifesto” del 1940.

Accanto alle opere di Klee si potrà inoltre ammirare una selezione di preziosi manufatti etnografici della collezione Mudec-Museo delle Culture, che d’altra parte si ricollega perfettamente alle riflessioni sull’arte e all’interesse per le culture primitive dell’artista stesso.

INFO
Paul Klee, Alle origini dell’arte
Dal 31 ottobre 2018 al 3 Marzo 2019
Mudec – Museo delle Culture
Via Tortona 56, Milano

Infoline
0254917 (lun-ven 10.00-17.00)

BIGLIETTI: Presso la biglietteria del museo e online su www.ticketone.it

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