Banksy. “La Ragazza con l’orecchino di perla” mette la mascherina

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Banksy. La ragazza con l'orecchino di perla (e mascherina)

STREET ART – Anche La ragazza con l’orecchino di perla si adegua all’emergenza globale e indossa la mascherina. Così almeno accade alla sua rivisitazione murale, opera di Banksy del 2014, che campeggia sulla facciata di un edificio in Hanover Place, a Bristol. 

Una enorme mascherina azzurra è apparsa nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2020 sul volto di The Girl with the Pierced Eardrum (La ragazza con il timpano trafitto), nota rielaborazione in chiave street art della celebre opera di Johannes Vermeer La ragazza con l’orecchino di perla.

Ne ha dato notizia per primo il sito della BBC, che in un breve flash informa: “A mural by Banksy has been given a face mask in a nod to the coronavirus pandemic…”

Al momento non è ancora apparsa sulla bacheca Instagram dell’artista alcuna rivendicazione né smentita, per cui non è dato sapere se l’intervento sia effettivamente attribuibile a Banksy, che proprio a Bristol avrebbe la sua residenza.

Banksy. La ragazza con l'orecchino di perla
The Girl with the Pierced Eardrum, Banksy, 2014. Courtesy the artist (banksy.co.uk)
Banksy. La ragazza con l'orecchino di perla (e mascherina)
The Girl with the Pierced Eardrum (La ragazza con il timpano trafitto), revisited. Apri 22, 2020.

Vero è che l’intervento è perfettamente in linea con la vena dissacratoria e sempre ambivalente del noto street artist, che riesce immancabilmente a sintetizzare nelle sue opere i disagi e le contraddizioni di un’epoca complessa come quella contemporanea. Qui il messaggio è più che eloquente: la mascherina si sposa ad arte con l’enorme dispositivo di allarme giallo che già trafiggeva il dipinto originario e che associato al dispositivo di protezione azzurro campeggia oggi sulla facciata dell’edificio più inquietante (e ironico) che mai.

L’ultima opera ufficiale di Banksy è quella apparsa il 15 aprile su Instagram, in cui i suoi iconici ratti mettono a soqquadro l’interno del bagno di casa. Un post di commento alla foto recava la seguente dicitura: “My wife hates it when I work from home”, parodia/allegoria dell’insofferenza di molti per il regime di quarantena che l’emergenza Covid ha imposto a livello globale.

La “ragazza con mascherina” ne sarebbe la naturale controparte, integrando il precedente messaggio con un destabilizzante gioco di rimandi tra interno ed esterno, comportamenti pubblici e privati, realtà e apparenza.

Invito a riflettere sul futuro (individuale e collettivo), sul nostro modo di relazionarci agli altri e sui (troppo?) facili entusiasmi con cui molti si accostano ai tanto attesi proclami di aperture e riaperture generalizzate, in tutto il mondo.

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