Danza Urbana a Bologna. La danza si fa strada Arriva anche quest'anno a Bologna il Festival Danza Urbana, che come di consueto porta la danza fuori dai suoi contesti abituali, i teatri, per invadere piazze, strade, parchi e musei alla conquista di nuovi spazi e di una nuova visibilità. Dal 5 al 9 settembre 

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BOLOGNA – Giunta quest’anno alla sua XXI Edizione, apre i battenti dal 5 settembre Danza Urbana, la rassegna bolognese che porta la danza in location e contesti non convenzionali, trasformando strade e piazze in estemporanei palcoscenici. L’iniziativa rientra nel calendario eventi di Best, la cultura si fa spazio, il circuito di manifestazioni estive promosso dal Comune di Bologna.

Danza Urbana è la rassegna bolognese di danza contemporanea che ogni anno porta la danza fuori dalle mura dei canonici teatri e la lascia fluire in location e contesti anomali come strade, parchi, piazze, musei e quest’anno addirittura la Pinacoteca Nazionale, dove la plasticità delle forme classiche, là preservate, si confronterà con la vitalità cre-attiva dei performer. Una Tersicore moderna e metropolitana che si esibirà liberamente sotto gli occhi di tutti, in modo democratico e lasciando la porta spalancata su di una ribalta improvvisata. La rassegna 2017, dal titolo Uno sguardo aperto sul mondo, si svolgerà dal 5 al 9 settembre e trasformerà Bologna, come di consueto, nel suo palcoscenico privilegiato promuovendo la danza in forme suggestive e anti convenzionali.

Il Festival è diretto da Massimo Carosi ed è a cura dell’Associazione Danza Urbana. In cartellone un ricco ventaglio di performance e spettacoli, tra cui nuove produzioni e lavori site-specific,  che coinvolgeranno il pubblico e lo trasformeranno da spettatore passivo in partecipante attivo, culminando in un flashmob finale aperto a tutti condotto da Gérard Diby, coreografo, danzatore e cantante ivoriano nonché solista di grande talento del Balletto Nazionale della Costa d’Avorio.

Il clue della rassegna 2017 ruoterà attorno a Focus Young Arab Choreographers, una serie di esibizioni dedicate alla giovane danza araba che porterà nelle piazze e nei cortili della città turrita giovani artisti e coreografi provenienti dalla Palestina e da alcuni paesi nordafricani come l’Egitto, il Libano, la Tunisia e l’Africa Nera – selezionati all’interno del BIPOD/Beirut International Platform of Dance.

Suggestioni coreografiche che hanno saputo ispirarsi alla vita e al presente consegneranno alla danza il compito di raccontare il sogno, il dolore, la perdita, la speranza, il gioco infantile, la mancanza, la determinazione dello  spazio interno/esterno, l’ego e l’amore per l’altro.

La rassegna sarà inaugurata da Deriva Traversa, opera in prima assoluta di Teodora Castellucci, presentata dalla sua dinamica crew Dewey Dell, e si chiuderà sabato 9 a ritmo di soul-hop nel centralisimo Parco 11 settembre.

Quattordici i coreografi coinvolti, tra cui otto stranieri. Otto le location, tutte centralissime, che faranno da cornice agli spettacoli: il Collegio d’Arte Venturoli, la Piazza del Nettuno, il Cortile d’Ercole di Palazzo Poggi, il Museo Civico Medievale, la Dynamo Velostazione, la Pinacoteca Nazionale, Piazza Scaravilli e, infine, il Parco 11 settembre.

Non mancheranno laboratori per bambini, adulti e giovani artisti.

Tra i protagonisti dell’edizione 2017: Dewey Dell, Salvo Lombardo, Caterina Basso, Francesco Colaleo e Maxime Freixas, Sharaf Dar Zaid, Bassam Abou Diab, Hamdi Dridi, Joshua Monten, Mounir Saeed, Jain Souleymane Koné, Joseph Toonga & Dickson Mbi, Irene Russolillo.

Progetti: Azione Danza Urbana XL del Network Anticorpi XL, Focus Young Arab Choreographers, Masdanza Platform.

INFO

programma
www.danzaurbana.it

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