FERRARA — Il Farnace di Antonio Vivaldi (1678-1741) andrà in scena al Teatro Comunale di Ferrara giovedì 30 dicembre alle ore 20:00 e replicherà venerdì 31 dicembre alle ore 16:00. Considerata una delle opere meglio riuscite e più curate del prolifico compositore veneziano, Il Farnace sarà diretta dal M.o Federico Maria Sardelli, uno dei massimi esperti delle opere vivaldiane, alla guida dell’Orchestra Accademia dello Spirito Santo.
Strano destino, quello che si accompagna a Il Farnace di Vivaldi. E ancor di più al suo prolifico autore. L’opera, andata in scena per la prima volta a Venezia il 10 febbraio 1727 e successivamente ripresa, nel giro di pochi anni, in diverse città italiane ed europee come Livorno (1729), Praga (1730) e Mantova (1732), fu salutata dagli esperti come una delle più belle partiture da lui scritte. Nonostante ciò, e nonostante fosse una delle predilette anche di Vivaldi, non si contano le modifiche, le aggiunte, i tagli e i rimaneggiamenti che su di essa l’autore operò in seguito.
L’ultima versione nota è del 1738 e avrebbe dovuto debuttare proprio a Ferrara l’anno successivo, in occasione del Carnevale. Purtroppo però il Cardinal Ruffo, l’allora legato pontificio della città estense, ne vietò la rappresentazione bandendo Vivaldi, che era un sacerdote, per condotta immorale. Che cosa era successo? Si dice che Vivaldi, noto anche con il nome di “Prete Rosso” per il colore della sua folta chioma, avesse una liaison con Anna Girò (contralto e prima donna in larga parte delle sue opere) o che addirittura vivesse con lei more uxorio. Siccome oltretutto non celebrava mai messa a causa di una bronchite contratta anni addietro, la cosa non andava giù all’alto prelato, che nemmeno gradiva che i religiosi si mischiassero in questioni di spettacolo.
Anna Girò (1710-1748), che nell’opera avrebbe interpretato Tamiri, godeva in effetti di grande considerazione da parte del compositore, forse troppa. E vero è che per la sua voce di contralto Vivaldi aveva scritto buona parte della sua ampia produzione. La cantante (le cui doti canore venivano messe in discussione dalle malelingue) era apparsa in almeno una trentina di opere.
Fatto sta che l’allestimento de Il Farnace, al quale Vivaldi aveva già provveduto anticipatamente, e la relativa messa in scena dell’intera opera, a Ferrara non videro mai la luce. Questa sciagurata vicenda, doppia debacle economica e morale, convinse in seguito il compositore a lasciare l’Italia per tentar fortuna a Vienna, dove morirà nel 1741 povero, deluso e amareggiato, si dice, anche per non aver visto rappresentare questa sua ultima versione del Farnace, alla quale aveva lavorato così alacremente.
L’opera viene oggi rappresentata a Ferrara per celebrare l’anniversario dei 280 anni dalla scomparsa del noto compositore veneziano. Ma è anche — come sottolinea il M.o Sardelli — un modo per «riparare a quel torto subito, rendendo finalmente giustizia a Vivaldi»
C.so Martiri della Libertà, 5
44121 Ferrara
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giovedì 30 dicembre, ore 20:00
Coro Accademia dello Spirito Santo direttore Francesco Pinamonti.