Vito. La felicità è un pacco | INTERVISTA Vito ritorna al Celebrazioni con la commedia "La felicità è un pacco". Lo spettacolo resterà in cartellone da mercoledì 29 dicembre 2021 fino a domenica 9 gennaio 2022

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La felicità è un pacco. Vito

BOLOGNA — Stefano Bicocchi, meglio noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Vito, tornerà a calcare le scene del Teatro Celebrazioni di Bologna con un nuovo spettacolo dal titolo La felicità è un pacco (Vita spericolata di un negoziante ai tempi di Amazon), dal 29 dicembre 2021 fino al 9 gennaio 2022.  

La felicità è un pacco (Vita spericolata di un negoziante ai tempi di Amazon) è una pièce tragicomica che vede Vito / Icilio Simonazzi (nomen homen!) come protagonista. lcilio è l’eroico proprietario di un negozio di elettrodomestici oramai sull’orlo della chiusura perché gli unici suoi “avventori”, si fa per dire, sono clienti di passaggio che mettono il naso in bottega solo per avere delucidazioni sul come far funzionare questo o quel marchingegno elettrico che acquisteranno poi… su Internet. Oltre agli affari, che peggio di così non possono andare, anche la vita privata di Icilio non è da meno. Come reagirà il nostro eroe? Quali risorse riuscirà a mettere in campo? Ce la farà?

In attesa di vedere lo spettacolo a teatro, ne parliamo con Vito che interpreta Icilio e non solo.

***INTERVISTA ALL’ATTORE VITO***

Partirei dal titolo della commedia che gioca sui doppi sensi. “La felicità è un pacco” e non la felicità è in un pacco. Cosa mi rispondi?

Be’, che la felicità “è” un pacco! Nello spettacolo infatti parlo di questo pacco con “il sorriso”  che regala a tutti la felicità. E anche se hai avuto una giornata infernale, quando arrivi a casa e trovi il pacco davanti alla porta, con questa “paraculata” di sorriso che è lì che ti aspetta davanti alla porta, tu ritorni un po’ come un bambino la mattina di Natale.

Eh, ma è così che funziona!

Certo. Ma lasciamo stare il fatto che sia tu ad averlo pagato, ad averlo comprato on line, con la tua carta di credito: ti sembra che il pacco sia un regalo a tutti gli effetti. E questa è la storia di Icilio Simonazzi, negoziante di elettrodomestici.

Senti, ma questo nome così inconsueto, come l’avete tirato fuori? Sembra quasi l’anagramma della parola “click”.

Be’ questo lo dovresti chiedere ai due autori Francesco Freyrie e Andrea Zalone. Il nome è esistente ma soprattutto bello da pronunciare: “Icilio Simonazzi”! (Ridiamo) È un nome un po’ da crociato e lui ne ha un po’ la vocazione. Lui ha un negozio sull’orlo della chiusura perché la gente oramai non va più a comperare nei negozi e preferisce farlo on line. O meglio, la gente nel negozio ci va solo per farsi spiegare, ad esempio, come funziona l’arricciacapelli. Lui glielo spiega ma poi le persone, una volta a casa, ordinano l’oggetto su Amazon.

Purtroppo è ciò che accade di solito. Anche se, diciamolo, il negozio avrebbe un’importante funzione sociale, fra le altre.

Assolutamente sì: le chiacchiere, ad esempio! Io mi ricordo che prima dell’avvento dei grandi centri commerciali, a Bologna, era un piacere uscire di casa la mattina e fare quattro chiacchiere con i vari bottegai: con quello che ti vendeva la carne o il formaggio o se ti fermavi nel barettino per un caffè… Era un modo diverso di vivere la vita. Chiaramente tutto cambia, il mondo cambia ma non è certo detto che le cose che cambiano o che sono più moderne, siano anche le migliori. Magari possono essere più facili o più comode, ma non credo che siano più belle.

La commedia è in sostanza una foto molto realistica di ciò che sta accadendo ora.

Certo, ma punta lo sguardo anche sulle varie mode e le mode culinarie specialmente. Ad esempio: il sifonatore, che è l’oggetto più ordinato su Amazon. Sulle birre artigianali o sugli chef che non sono più solo dei cuochi ma dei perfetti monologhisti e affabulatori, che ti parlano per ore delle materie prime e che ti raccontano di galline che vivono allo stato brado nel bosco! (Ridiamo) Insomma questo spettacolo è decisamente cattivo, ma davvero tanto cattivo!

E perché poi essere buoni? Spesso, nella stessa commedia, ti cali in più ruoli. Succede anche qui?

Faccio cinque personaggi: il fighetto milanese che gira sul SUV, la mamma che ce l’ha con la maestra che sgrida suo figlio. E poi c’è un personaggio surreale molto bello che ha vinto una vacanza-premio in Kenia con i biscotti della LIDL. Potrai mai immaginare come la LIDL ti possa mandare a fare un viaggio? Chiaramente non di prima categoria, ovvio. Per farti un esempio, ti dirò che il personaggio viene mandato in un villaggio ai confini con la savana. E poi interpreto un prete che parla ai suoi fedeli solo tramite WhatsApp e inviando messaggi vocali.

E fra tutti questi personaggi, qual è quello che ti è piaciuto di più interpretare?

La mamma, sicuramente! Ha un costume pieno di imbottiture che le danno un’aria giunonica da donnone. Con questi capelli biondi, gonfi e col concio è davvero un bel personaggio. Giro anche con un tacco da 8 cm e ti dirò che non è facile. Non sono abituato. Chiaramente Icilio è il personaggio più sanguigno, quello che ragiona più di pancia mentre gli altri sono più superficiali.

Concludendo cosa possiamo aggiungere?

Be’, questo spettacolo esce dopo quasi due stagioni in cui siamo stati fermi. E vorrei che la gente capisse di aver bisogno di spettacolo come si ha bisogno di respirare. Bisogna che anche le persone facciano uno sforzo e che vengano a teatro. So che le persone hanno delle paure o dei timori ma il teatro è un luogo sicuro. Dove si entra con il Green Pass, si sta con la mascherina, non si parla e quindi non c’è dispersione di infezione. Quindi il pubblico deve continuare a venire, come già sta facendo, a teatro: ne abbiamo bisogno noi, in quanto attori, ma ne ha anche bisogno il pubblico. La cultura, durante questa pandemia, è stata trattata malissimo e quando tutto sarà finito, fra uno o due anni, si dovrà fare una bella riflessione al riguardo.

Ce lo auguriamo tutti e ci auguriamo soprattutto che si possa ripartire esattamente da dove eravamo rimasti prima di questa pandemia. 

INFO

La felicità è un pacco al Teatro Celebrazioni di Bologna
Via Saragozza 234, BOLOGNA

Da mercoledì 29 dicembre 2021 a domenica 9 gennaio 2022
(riposo: 1, 3 e 4 gennaio 2022)
Feriali ore 21.00 – domeniche e festivi ore 18.00

BIGLIETTI ON LINE QUI o presso la biglietteria del teatro.

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