Priscilla, la regina del deserto. A Bologna per un capodanno da urlo | INTERVISTA a Mirko Ranù Definito il musical dei musical, torna a Bologna sulle sue vertiginose zeppe e accompagnato da immancabili paillettes, Priscilla, la regina del deserto. Dal 29 al 31 dicembre al Teatro Europauditorium. Coda lunga dello spettacolo la notte di capodanno uno sfavillante, imperdibile, rinfresco finale con brindisi e panettone per tutti

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Priscilla, la regina del deserto. Il Musical. A BOLOGNA, a dicembre 2018

BOLOGNA – Irriverente, sarcastico, sfavillante, esilarante, torna a Bologna al TEA dal 29 al 31 dicembre “Priscilla, la regina del deserto”, il musical “dei record” che ha stregato col suo show agrodolce e beffardamente kitsch oltre 6 milioni di spettatori nel mondo. Giusto in tempo per chiudere in bellezza il 2018 con un capodanno da urlo.

Travolgente avventura “on the road” che ha stregato un numero impressionante di spettatori nonché musical australiano di maggior successo di tutti i tempi, Priscilla è la storia di tre amici che partono alla ricerca di qualcosa di indefinito nel polveroso deserto australiano, su di un fatiscente autobus rosa ribattezzato appunto “Priscilla”. Il musical è tratto dall’omonimo film cult “Le Avventure di Priscilla la Regina del Deserto”, vincitore di un Premio Oscar per i migliori costumi nel 1995 e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes l’anno precedente. Lo show vanta numeri esorbitanti: sono oltre 500 i magnifici costumi che si alternano sulla scena in un numero vertiginoso di cambi, 6 milioni gli spettatori che hanno seguito lo spettacolo nel mondo e più di 25 le indimenticabili hit internazionali che fanno parte della tracklist. Tra queste, brani che hanno segnato un’epoca come “I Will Survive”, “Finally”, “It’s Raining Men” e “Go West”. In Italia Priscilla torna in tournée, a grande richiesta, dopo essere stato visto da oltre 350.000 spettatori .
In anticipo sulla data bolognese incontriamo per una breve intervista l’attore, cantante e ballerino Mirko Ranù che assume, per la seconda volta nello spettacolo, il doppio ruolo di Adam/Felicia.

*** INTERVISTA A MIRKO RANÙ ***

Doppio ruolo doppia fatica. Come si affronta una prova impegnativa come questa?

L’impatto è stato in effetti un po’ traumatico, al di là dei tacchi! Io ho una formazione da ballerino e quindi sono abbastanza abituato a stare sulle mezze punte, ma è il ruolo è indubbiamente faticoso a livello d’insieme: ballare, cantare e recitare e soprattutto tenere il ritmo per ciò che concerne il cambio costume. Nei musical in genere siamo abituati a farlo ma in Priscilla ci sono dei cambi costume tali da far invidia a quelli di Arturo Brachetti. Nel senso che sono settati proprio al secondo. A livello emotivo, il mio personaggio poi è piuttosto difficile, nel senso che lui stesso indossa una maschera durante tutta la durata dello spettacolo.

Dal film al musical ci sono alcune differenze. Ma resta comunque un velo di amarezza di fondo a fare da “trait d’union” in entrambi, al di là di piume e paillettes (o forse nonostante queste). Non trovi?

Sì, però il musical è molto meno amaro rispetto alla pellicola. Il musical lancia gli stessi messaggi però li propone sotto una luce diversa. Siamo molto aiutati, nel nostro caso, dalla colonna sonora. Mentre nel film si ricorreva alla colonna sonora degli Abba, in questo caso degli Abba c’è solo “Mamma mia!”. La produzione australiana ha deciso infatti di condire il tutto con un Best of… della musica anni ’70-’80, hit intramontabili che tutti cantano dall’inizio alla fine e che aiutano a tenere su il morale dello spettacolo. Ci sono poi anche, al di là della gioia e del divertimento, dei momenti di riflessione profonda.

Per quanto riguarda il plot quanto si è mantenuto del film originale?

Praticamente tutto. Capita, a volte, che alcuni musical vengano un po’ stravolti (passando da una trasposizione all’altra ndr) invece qui c’è tutta la storia dall’inizio alla fine, com’era stata concepita in origine.

La prima edizione si caratterizzava per dei tempi lunghi di preparazione soprattutto del trucco. È così anche in questa edizione?

Il trucco coinvolgeva soprattutto Bernardette – siamo tre protagonisti in scena e Bernardette è la transessuale fra i tre. L’attore che la interpreta si deve sottoporre a un’ora di trucco. Mentre per quanto riguarda gli altri personaggi, fra i quali me (Adam/Felicia, ndr) e l’altro protagonista, noi ci mostriamo così come siamo, quindi in borghese, e solo poi diventiamo delle drag queen. E proprio per questo abbiamo dei trucchi scenici che ci permettono di trasformarci in pochi secondi, non solo con i costumi ma anche con il viso.

Tu vieni dalla danza e anche nel mondo del balletto classico vi sono ruoli in travestì, penso a “La bella addormentata” o le sorellastre di “Cenerentola” o la “La fille mal gardée”, ambiti nei quali il mezzo tacco si indossa…

Sì, il mondo della danza è abbastanza vicino a quello femminile e da quel punto di vista non ho avuto molte difficoltà nell’intraprendere e interpretare il ruolo di Adam, che è quello più sopra alle righe dei tre. Ed è quello che, francamente, mi toglie il respiro soprattutto quando abbiamo due repliche di fila. Devo dosare le energie al primo spettacolo altrimenti non so se arrivo vivo al secondo! (ridiamo)

Tu hai studiato anche canto, vero?

Sì, è nato prima come dono naturale poi ho intrapreso gli studi anche in questo campo. All’epoca mia non esistevano queste meravigliose scuole di musical che ci sono oggi, quindi si intraprendevano gli studi in maniera separata: danza, canto e recitazione.

Senti, ma quanto è massacrante uno spettacolo di musical?

Indipendentemente da Priscilla, e non lo dico perché lo faccio, in effetti guardando altri spettacoli vedo sì una fatica ma non comparabile a quella legata ad esempio al canto e alla respirazione mentre si danza, o al ballo e alla recitazione tutto insieme! Il musical è una forma d’arte che racchiude tutte e tre queste discipline insieme ed è veramente devastante.

Se tu dovessi consigliare di venire a vedere Priscilla, che cosa diresti e perché non bisogna assolutamente perderlo?

Perché uno spettacolo come questo in Italia non si è mai visto. È uno spettacolo degno di Broadway e per questo imperdibile, secondo me. Non solo dal punto di vista dei costumi e delle scene ma anche perché è uno spettacolo che racchiude tutte le emozioni. Perché tocca delle corde molto intime e profonde, e lancia dei messaggi che, ora come ora, sono quanto mai attuali.

INFO
Priscilla, la regina del deserto. Il musical
Da sabato 29 a lunedì 31 dicembre 2018

Teatro Europauditorium,
Piazza Costituzione 4 – Bologna
Tel. 051 372540 – www.teatroeuropa.it

ORARI: sabato 29 dicembre ore 21.00 – domenica 30 dicembre ore 16.30 – lunedì 31 dicembre ore 21.15
BIGLIETTI: Presso la biglietteria del teatro (dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli) o online su www.ticketone.it

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