Alessio Boni e Marcello Prayer, I duellanti del capolavoro di Conrad

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BOLOGNA – Va in scena tra febbraio e aprile I Duellanti di Joseph Conrad.

L’eterno conflitto fra due ufficiali appartenenti allo stesso esercito vede contrapporsi Gabriel Florian Feraud, guascone iroso e perennemente scontento, e Armand D’Hubert, il suo alter ego uomo posato e affascinante proveniente dal nord.

Siamo nella Francia napoleonica e i due protagonisti se divennero celebri non fu certo per essersi distinti in battaglia, anzi non si trattò di una singola battaglia ma di una lunga guerra combattuta sul piano personale. Fedeli alla loro sfida, i due non persero mai occasione per battersi a duello e non ci è dato di sapere quale fosse la ragione di un odio così profondo.

Abilmente adattato da I duellanti un romanzo pubblicato nel 1908, di Joseph Conrad, uno dei più grandi autori della letteratura inglese. Vissuto a cavallo fra l’Otto e il Novecento Conrad, nato polacco, sapeva scrivere con la competenza di un madrelingua, in un idioma che per lui era solo d’adozione.

I duellanti
 era stato portato sugli schermi nel 1977 da Ridley Scott che con esso aveva firmato un piccolo capolavoro del cinema, per il quale si ricorda la magistrale interpretazione dei suoi protagonisti Keith Carradine e Harvey Keitel.
La vicenda de I duellanti è in grado di ricreare un grandioso affresco di un mondo che di lì a dopo non avrebbe avuto più modo di esistere. Gli attori Alessio Boni e Marcello Prayer riescono a duellare – è davvero il casi di dirlo – con il testo in una sostanziosa prova di grande teatro che li vede costantemente sulla scena, nella quale i due attori si calano in più ruoli oltre a quelli principali che rivestono. Gli attori ne curano anche la regia insieme con  Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini.

Sul palcoscenico anche la violoncellista Federica Vecchio a cui spetta il commento musicale e qualche sporadica interazione con i personaggi.
Spiega Francesco Niccolini, che ha curato la traduzione e l’adattamenteo: “Per me nei Duellanti esiste una questione semplice per quanto contorta; l’avversario più feroce lo hai dentro di te e non riesci a liberartene per il semplice fatto che sei tu che non vuoi liberartene. È il richiamo della foresta, la voglia di libertà, il piacere del rischio e della conquista. E non sta altrove, sta dentro e si nutre di te e tu di lui. Amo quelle storie in cui io posso leggere una trama, e contemporaneamente un’altra completamente diversa, e le due convivono perfettamente.” E aggiunge inoltre  che “questa storia è un Fight Club ante litteram: uno scontro violento e inevitabile, desiderato, dove – in realtà – il tuo vero avversario non esiste. Anzi, molto peggio: sei tu. Come se, nel momento di iniziare il duello, quando sei spalla a spalla, e fai i tuoi passi per allontanarti, nel voltarti verso il tuo Feraud, vedessi te stesso. E di quel duello ne hai più bisogno dell’aria che respiri. Senza, sei morto.

INFO
Teatro La Pergola, dall’11 al 21 Febbraio 2017
Teatro Comunale,  dal 23 al 25 Febbraio 2017
Teatro Comunale Ebe Stignani, Dal 1° al 5 Marzo 2017
Teatro Duse, dall’11 al 13 Marzo 2017
Teatro Municipale, dal 14 al 15 Marzo 2017

Teatro Verdi, dal 5 al 9 Aprile 2017

Per tutte le altre date vedi qui

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Daniela Ferro, giornalista pubblicista, legge, scrive, ascolta ma soprattutto annusa. Appassionata di rose e di fragranze vive con 3 gatti, 3 conigli, due tartarughe, un cane e oltre 400 piante di rose che conosce e coltiva personalmente nonché un imprecisato numero di bottiglie di profumo.

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