Purge. Il nuovo album di Dis Fig fra vocalismi ipnotici e ruvidi suoni industriali

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Disfig

PURGE – La dj-producer Felicia Chen pubblica il suo primo album per la label Purple Tape Pedigree. Disponibile per l’acquisto dal 15 marzo 2019 in download digitale e… cassetta. 

Dis Fig è lo pesudonimo della Dj/performer Felicia Chen, una figura di stanza a Berlino che si muove fra noise, industrial e dance sperimentale. Il suo lavoro “Purge” per l’etichetta newyokese PTP (Purple Tape Pedigree) è fra i più originali ed interessanti del 2019 ed è disponibile sia in formato liquido digitale che in tiratura limitata in cassetta.

L’artista trova il suo equilibrio fra brucianti performance vocali e ambienti sonori distorti sorretti da ritmiche asimmetriche, sfrecciando fra punk e techno, noise e ambient.
Il sound di Dis Fig va a collocarsi in un nuovo underground con inflessioni dark noise e hardcore elettroniche, ma emerge in modo rilevante il suo uso della voce.

“Drum Fife Bugle”, che apre il disco, mette subito in campo suoni industriali dalla cadenza ritmico-ipnotica sulla quale contrastano suoni orchestrali di fiati che eseguono un tema ciclico, in un crescendo di tensione finale. Una sorta di overture cinematica.
Il brano successivo, “Alive”, sfrutta invece scure atmosfere industriali sulle quali emerge un tema di voce processato dalle distorsioni. Le percussioni sature scandiscono un tema lento e asimmetrico. Il brano è una sorta di ballad punk elettronica.
“Watering” rappresenta un momento di respiro dopo il tormento interiore del brano precedente. L’album si articola fra momenti di crescita d’intensità e rilassamento. In questo brano atmosferico il suono culla l’ascoltatore attraverso un flusso sonoro più rilassato come l’onda di un lago.
“U Said U Were” parte in continuità con il brano precedente ma la voce, distorta e disperata, strozzata dalla distorsione, fa crescere la tensione in una dimensione quasi hardcore, pur minimizzando il supporto ritmico a un groove di handclap “crunch” rinforzati sulla coda da una cassa ossessiva.
Il brano porta a una dimensione claustrofobica che evoca i tormenti rumoristici post-punk di una certa no-wave alla “Suicide”.
“Unleash” è scandito da una ritmica quasi “dubbata” di suoni saturi sui quali stavolta la voce distorta di Dis Fig esegue una melodia ipnotica.
La dimensione vocale è perfettamente assorbita all’interno del magma sonoro, reso omogeneo dai lunghi reverberi, dagli echi e dai delay e dall’onnipresente saturazione dei suoni ritmici.
“The Hermit” rilassa nuovamente l’ascolto e porta in una dimensione parallela. Un’armonia di voci, stavolta prive di distorsioni, eseguono un tema contrappuntato contrastato da scariche di rumore.

Dis Fig, Purge (Purple Tape Record, 2019)

“Purge” si apre come un vero e proprio ambient sperimentale.
Su leggeri suoni astratti si distingue appena il sussurro della voce, effettata con un delay, sulla quale lentamente emergono sibili e suoni elettronici, in un crescendo che si concretizza su un tema essenziale di tre lunghe note, che creano un minimo riferimento tonale. Il brano si chiude su suoni concreti che captano un brano di “China-pop”.
“Why” mantiene l’uso di ambienti domestici, in continuità con il brano precedente, ma si sviluppa con un pad acuto sul quale la voce, stavolta quasi completamente pulita e intellegibile, canta una melodia quasi “pop” – in contrasto con l’atmosfera astratta e sospesa dei suoni.
“Why” si sviluppa come una vera e propria song, ma mantiene una connotazione anomala. La voce è quasi “a cappella”, la melodia si sviluppa tonalmente ma mancano completamente gli appoggi armonici. Il tutto resta modale e sospeso su lunghissimi reverberi e su un drone sintetico.
“I Am The Tree” chiude l’album e inizia, in continuità con il brano precedente, su un pad immobile in assolvenza.
L’atmosfera è più glaciale e solenne, alcuni suoni in lontananza evocano un paesaggio surreale, una simil-chitarra distorta esegue un tema incastrandolo con altri suoni elettronici. Il brano cresce di intensità e una ritmica industriale fatta di drum-machine e distorsioni scandisce un groove asimmetrico ma lento che affida gli ultimi secondi finali a un drone.

“Purge” è un lavoro che miscela diversi piani sonori ed è divisibile nettamente fra una prima parte in cui prevale l’approccio noise industrial e una seconda più ipnotica e sognante in cui domina la dimensione ambientale. Il tutto è reso omogeneo da un uso della voce sempre intelligente e da una intensità interpretativa personale che spazia fra post-punk e una dimensione ipnotica.

Il lavoro di Dis Fig si conferma come un momento di ricerca identitaria importante per una produttrice in piena sperimentazione, che maneggia influenze diverse e le ricontestualizza in un linguaggio personale.

Dis Fig “Purge”
(Purple Tape Pedigree, 2019, Album)
ptp.vision | soundcloud.com/purpletapepedigree

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TRACKLIST:

  1. Drum Fife Bugle 02:48
  2. Alive 04:01
  3. Watering 03:36
  4. U Said U Were 04:02
  5. Unleash 05:11
  6. The Hermit 01:35
  7. Purge 04:49
  8. WHY 04:29
  9. I Am The Tree 05:20

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Elettronicista e contorsionista sonoro, deformatore di immagini in movimento, suonatore di chitarre spaziali ha ideato e condotto vari deliri radiofonici nell’etere romano. E’ divenuto produttore con la sua label “Eclectic” dei suoi progetti sonori technoidi pubblicando decine di dischi. Laureato in Scienze della Comunicazione si occupa di marketing delle nuove tecnologie e scrive delle sue allucinazioni uditive su varie webzines musicali

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