Killing Eve, la serie tv arriva finalmente in Italia su TIMVISION Il 15 ottobre arriva finalmente in Italia la serie tv Killing Eve, ideata dalla geniale attrice e regista britannica Phoebe Waller-Bridge. Un cast eccezionale e una spy story inusuale ne fanno uno dei titoli più importanti del 2018.

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SERIE TV – Dal 15 ottobre 2018 sono disponibili su TIMVISION i primi due episodi di Killing Eve. Li abbiamo visti per voi in anteprima italiana al “FeST – Il Festival delle Serie Tv” di Milano. Ecco che idea ce ne siamo fatta.

Killing Eve. Presentata in anteprima a Milano, con una nuova puntata in uscita ogni lunedì e due episodi disponibili dal 15 ottobre, la serie tv di TIMVISION ha già conquistato un posto tra i titoli più importanti e riusciti dell’anno, grazie al sempre incredibile talento della sua ideatrice, Phoebe Waller-Bridge. L’attrice, sceneggiatrice, produttrice e regista britannica si è già fatta un nome con Fleabag e Crushing, ma con Killing Eve raggiunge un picco qualitativo che la eleva nell’Olimpo delle persone di cui dovremmo tutti avere una foto incorniciata sul comodino.

Scorrendo la trama di Killing Eve potremmo essere erroneamente portati a pensare che la serie tv tratta dal romanzo Codename Villanelle di Luke Jennings sia principalmente una spy story. Certo, le due protagoniste sono un’assassina professionista in fuga e un’agente dei servizi di intelligence britannici, ma la loro relazione sarà ben più complessa della semplice dinamica guardia e ladro. Eve Polastri (la Sandra Oh già vista in Grey’s Anatomy) è un’ufficiale al servizio della sicurezza del Regno Unito e viene coinvolta nella caccia a una pericolosa ed efficientissima omicida su commissione che si fa chiamare Villanelle. Quest’ultima, non solo svolge il suo lavoro con perizia e precisione, ma lo fa con negli occhi la gioia sadica di una psicopatica da manuale.

Le sue protagoniste si rincorreranno per tutta la serie, finendo per sviluppare una nei confronti dell’altra un misto tra odio, desiderio, invidia, ammirazione e repulsione. La tensione a tratti sessuale che si instaurerà tra le due sarà palpabile fin dai primi episodi, fino a esplodere in una connessione emotiva talmente bizzarra e malata (ma sempre comprensibile) da sfociare nel surreale. Il tutto raccontato con l’umorismo grottesco e pungente di Phoebe Waller-Bridge, della quale si riconosce la firma artistica soprattutto nelle modalità della rappresentazione femminile. Se già con Eve si attuano delle manovre di decostruzione dello stereotipo, presentando una pubblica ufficiale delle forze dell’ordine continuamente tormentata dal dubbio, dai problemi familiari e dal senso di colpa, con il personaggio di Villanelle l’autrice sfiora il capolavoro.

Di Villanelle non sappiamo quasi nulla, poco più di quanto non sappia Eve. Sappiamo però che è praticamente incapace di provare empatia e riesce a mimetizzarsi tra i comuni esseri umani solo fingendo. Quando deve avvicinarsi a una vittima indossa la maschera della donna normale, seduttiva, ingenua o decisa a seconda della situazione, sicuramente funzionale nel suo essere ciò che ci si aspetta da lei. Una volta arrivata abbastanza vicina alla preda, Villanelle mostra la sua vera faccia, quella dell’alienata portatrice di morte. Insensibile, crudele, comicamente e dolorosamente brillante, Villanelle sprofonda nella sua collezione di abiti d’alta moda con piglio quasi infantile. L’ossessione per Eve sarà l’unico barlume di autentica emotività che vedremo sul volto della spietata Villanelle, lei stessa in bilico tra la volontà di possedere e quella di distruggere.

L’avventura che ci racconta Killing Eve è intensa, cupa, violenta e al contempo impossibile da lasciare. Che dire di più? Correte su TIMVISION e preparatevi a soffrire ogni settimana aspettando l’episodio successivo.

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