Illusioni perdute: un grande classico della letteratura che non è mai stato così attuale | AL CINEMA Sta per uscire nelle sale italiane Illusioni Perdute, di Xavier Giannoli. In anteprima in alcune città italiane dal 18 al 23 dicembre. Al cinema dal 30 dicembre

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ILLUSIONI PERDUTE — Il grande capolavoro di Honoré de Balzac (1799-1850), scritto nel 1837, viene riletto e trasposto in pellicola dal regista francese Xavier Giannoli. Il film, grande omaggio alla lingua e alla cultura francese, è interpretato dalla giovane promessa del cinema d’oltralpe Benjamin Voisin ed è stato presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

Illusioni Perdute (Illusions Perdues questo il titolo nella versione originale) vince la difficile scommessa, impari sulla carta, di non sfigurare se confrontato col suo omologo letterario. Grande affresco in costume reinventato in chiave realista, Illusioni Perdute è ambientato agli inizi dell’Ottocento ma la trama è di una spiazzante attualità. La critica sferzante e onnipresente, sia nel testo originale di Balzac che nella sua trasposizione filmica, è rivolta senza troppi sconti alla società francese del tempo ma colpisce il fruitore per le similitudini che egli stesso potrà ravvisare facendo un confronto serrato col proprio presente. La stampa, il mondo dello spettacolo come quello della finanza o persino la giustizia trasudano alla stessa maniera di corruzione. Per non parlare del neonato sistema capitalistico. O della facilità di far carriera avendo gli incarichi giusti e circondandosi del giusto entourage.
Interpreti impeccabili, una sceneggiatura brillante, stile, eleganza delle ambientazioni e un montaggio rapidissimo — sferzato dall’ironia tagliente di una compassata voce fuori campo, oltre che da una colonna sonora d’eccezione che spazia da Bach a Vivaldi, da Schubert a Rossini —, concorrono a rendere l’insieme estremamente piacevole e sempre fruibile su molteplici livelli, facendo dimenticare allo spettatore le quasi due ore e mezza di durata.

Il protagonista, Lucien (Chardon) de Rubempré, un poeta ingenuo e semi sconosciuto, abbandona la sua oscura vita di provincia per andare alla conquista della capitale francese, vero albergo di vizio ma luogo dalle molte possibilità per chi, come lui, le saprà cercare e trovare e dove “ogni uomo è un corrotto oppure un corruttore” (“ou corrupteur ou corrompu”). Ben intenzionato a farsi un nome, Lucien si lascia alle spalle la stamperia di famiglia ad Angoulême e con essa anche il piatto grigiore della sua esistenza di  provinciale per iniziare una nuova vita nella Ville Lumieres, non da solo, ovviamente,  ma aiutato dalla sua amante nonché aristocratica protettrice (Cécile de France). Ben presto, Lucien, ora diventato giornalista, si renderà conto che quel mondo — da lui immaginato a distanza — è molto diverso nella realtà dei fatti. Ogni cosa o peggio ogni persona, a Parigi, ha un prezzo: tutto si compra, tutto si vende e tutto si consuma. E lui non sarà certo da meno. Ogni cosa ha sì un prezzo. E poco importa che si tratti di letteratura o di stampa tout court, di politica o di amore. Lucien si ritroverà a fare i conti con le sue illusioni andate in frantumi, avrà sì amato, sofferto, perso (o forse vinto, oppure no), ma dovrà cercare la maniera di rimettere insieme i pezzi che compongono il puzzle della sua complicata esistenza e cercare di sopravvivere alle sue illusioni perdute.

Nella sua veste filmica, Illusioni Perdute, rappresenta un grande omaggio a quello che, a ragione, viene ritenuto il testo più completo de La Comedié Humaine di Honoré de Balzac.

INFO

Illusioni Perdute di Xavier Giannoli

In anteprima dal 18 al 23 dicembre in alcune città italiane selezionate. AL CINEMA DAL 30  Dicembre 2022. Durata 144 minuti. Distribuito da I WONDER PICTURES

 

 

 

 

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