Dante. La visione dell’arte. I grandi capolavori degli Uffizi a Forlì per celebrare Dante in una mostra I Musei San Domenico dedicano a Dante una grande mostra esaustiva che ne celebra la grandezza attraverso oltre 300 mirabili lavori provenienti dalle collezioni dei principali musei al mondo

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Henry Holiday. Portrait of Dante

FORLÌ – Dal 30 aprile all’11 luglio i Musei San Domenico celebrano Dante con la mostra “Dante. La visione dell’arte”, che si candida ad essere la più completa tra quelle organizzate sul territorio nazionale per questo centenario.

Nel percorso tra il suo luogo di nascita, Firenze, e il suo luogo di morte, Ravenna, Dante incontra Forlì, città ghibellina degli Ordelaffi, e proprio presso di loro trova ospitalità a più riprese tra il 1302 e il 1313. Non a caso, quindi, si è scelto di organizzare qui la mostra “Dante. La visione dell’arte”, che propone un affascinante viaggio tra parole e immagini, offrendo una panoramica a 360° delle traduzioni figurative degli scritti del Poeta e della sua stessa persona. Il progetto nasce da un’idea di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e di Gianfranco Brunelli, Direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmio di Forlì. I curatori della mostra sono il Professor Antonio Paolucci e il Professor Fernando Mazzocca.

Oltre 300 le opere esposte, realizzate tra Duecento e Novecento e arrivate a Forlì da importanti musei internazionali. Circa 50, tra dipinti, sculture e disegni arriveranno proprio dagli Uffizi, che nelle precedenti celebrazioni dantesche si erano limitati a prestare qualche dipinto o disegno a mostre organizzate da altri istituti, mentre ora assumono un ruolo attivo nella condivisione, promozione, ricerca e conoscenza dell’Alighieri e della sua fortuna figurativa.

Dante Alighieri (Andrea del Castagno. 1448-49)
Andrea del Castagno (Castagno, 1421 – Firenze, 1457), Dante Alighieri, 1448-1449, Affresco strappato e applicato su tela, 250 x 150 cm Firenze, Gallerie degli Uffizi

Tra queste, un corpus di disegni a tema di Michelangelo e di Zuccari e il ritratto dell’Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, di solito non visibili in Galleria poiché si trovano negli spazi della chiesa di San Pier Scheraggio, inclusa nell’edificio degli Uffizi ma non accessibile al pubblico: proprio in quello spazio si riuniva il Consiglio di cui faceva parte anche Dante. E poi l’Ottocento con Nicola Monti, Pio Fedi, Giuseppe Sabatelli, Raffaello Sorbi e il capolavoro di Vogel von Volgestein, Episodi della Divina Commedia. Arriveranno inoltre prestiti dall’Ermitage di San Pietroburgo, dalla Walker Art Gallery di Liverpool, dalla National Gallery di Sofia, dalla Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, dal Museum of Art di Toledo, Musée des Beaux-Art di Nancy, di Tours, di Anger; e poi dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalla Galleria Borghese, dai Musei Vaticani, dal Museo di Capodimonte e da innumerevoli musei italiani e stranieri.

Giudizio FInale (Beato Angelico,, 1425-30))
Beato Angelico (Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455), Giudizio Finale, 1425-1430, Tempera su tavola, 105 x 210 cm, Firenze, Museo di San Marco
Dante in Paradiso, olio su tela di Vlaho Bukovac (1899)
Dante in Paradiso, olio su tela di Vlaho Bukovac (1899). “L’amor che move il sole e l’altre stelle” (Paradiso, XXXIII, v. 145) è l’ultimo verso del Paradiso e della Divina Commedia. © Gruda, Museums and Galleries of Konavle / House Bukovac

“Celebrare Dante nel 2021 significa ritornare alle ragioni fondative dell’Italia e della sua civiltà, orientate in una prospettiva europea, in un tempo sospeso e decisivo qual è questo. Dante è l’insieme della sua opera non staccata dall’insieme della sua vicenda storico esistenziale. Certo la Divina Commedia, soprattutto la Commedia, ma non solo. (…) Un viaggio dell’arte e un viaggio nell’arte che ci consente di rivedere Dante, il suo tempo e il nostro” – Ha dichiarato il direttore delle Grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmio di Forlì, Gianfranco Brunelli.

La più antica fortuna critica del Poeta è mostrata attraverso le prime edizioni della Commedia e alcuni dei più importanti codici miniati del XIV e XV secolo. Apposite sezioni sono dedicate alla sua fama nella stagione rinascimentale, alla riscoperta neoclassica e pre-romantica del suo genio, alle interpretazioni romantiche e Novecentesche della sua opera ed eredità; capitoli a parte sono dedicati all’ampia e fortunata ritrattistica dedicata all’Alighieri nella storia dell’arte, al tema del rapporto tra Dante e la cultura classica, alla figura di Beatrice, che il Poeta eleva ad emblema del rinnovamento dell’arte e delle sue stesse positive passioni. Il percorso si conclude con capolavori ispirati, nella loro composizione, al XXXIII canto del Paradiso.

Per se e per suo ciel (Felice Casorati, )
Felice Casorati – Per sé e il suo ciel concepe e figlia (Dante, Purgatorio, XXVIII, 113), 1917

Dante. La visione dell'arte. Ediz. illustrata (catalogo Mostra ai musei i San Domenico)

Molti artisti nel tempo hanno accettato la sfida lanciata dalla Commedia di Dante di rendere visibili quei mondi che nessuno ha mai visto, ma che dopo Dante nessuno ha più potuto immaginare diversamente. Giotto, Beato Angelico, Filippino Lippi, Michelangelo, Tintoretto, fino ad arrivare a Sartorio, Boccioni, Casorati e altri maestri del contemporaneo, si ritrovano uniti nel riconoscere in Dante l’ispiratore di tanta arte della parola e dell’immagine. La pittura e la scultura hanno raccontato l’inquietudine dei personaggi danteschi, inquietudine dell’uomo sempre alla ricerca della propria identità. Passioni senza tempo, che questa mostra pone davanti all’uomo contemporaneo perché possa dar loro voce e concretezza con le parole del Sommo Poeta e l’arte che da sempre ha ispirato.

L’esposizione è accompagnata da un importante volume in lingua italiana a cura di Gianfranco Brunelli, Fernando Mazzocca, Antonio Paolucci, Eike D. Schmidt, pubblicato da Silvana Editoriale (528 pagine, 450 illustrazioni), con saggi di Marco Antonio Bazzocchi, Alessandro Betori, Jan Blanc, Lina Bolzoni, Gianfranco Brunelli, Alberto Casadei, David Ekserdjian, Mario Finazzi, Francesco Leone, Fernando Mazzocca, Alessia Mistretta, Francesco Parisi, Paolo Procaccioli, Paola Refice, Lorenzo Riccardi, Ulisse Tramonti.

INFO

Dante. La visione dell’arte
30 Aprile / 11 Luglio 2021
Forlì, Musei San Domenico
P.zza Guido da Montefeltro, 12 (Forlì)
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tel. 0543.36217
mostraforli@civita.it
Orario call center
dal lunedì al venerdì 9:00-13:00 / 14:30-17:30
sabato e domenica chiuso

Orario di visita
La mostra sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9:30-19:00
il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 9:30-20:00.
La prenotazione è obbligatoria durante il week-end.

La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti da 9 € a 26 €

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