L’immaginario pop, surreale e barocco di David LaChapelle a Napoli al Maschio Angioino

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David LaChapelle - Behold (2017). Hawaii

NAPOLI — Arriva a Napoli al Maschio Angioino David LaChapelle, l’iconico fotografo americano noto in tutto il mondo per la sua istrionica capacità di reinterpretare, in chiave surreale, pop e ultra contemporanea, i grandi classici  dell’arte e dell’umanità. Dall’8 dicembre 2021 al 6 marzo 2022 in uno dei palazzi simbolo della città. 

Surreale, kitch, barocco, dissacratorio, eccessivo. Ma anche ironico, magnetico, coloratissimo e sempre perfettamente consapevole dell’artificio creativo: è David LaChapelle, in mostra dall’8 dicembre al 6 marzo 2022 nella prestigiosa cornice del Maschio Angioino di Napoli.

L’esposizione, curata da Vittoria Mainoldi e Mario Martin Pareja per Ono Arte Contemporanea, ripercorre i momenti salienti della carriera artistica di LaChapelle, dagli anni 80 ad oggi, attraverso una selezione di 40 opere tra cui spiccano lavori inediti, provenienti dall’archivio del fotografo, esposti in anteprima e in forma site specific per la location partenopea, e capolavori iconici già noti al grande pubblico e indelebilmente impressi con tutta la loro carica di perturbante e patinato iperrealismo nella memoria collettiva.

Michelangelo, Diluvio Universale (Cappella Sistina, ROMA)
SOPRA: Michelangelo, Diluvio Universale (Cappella Sistina, ROMA)
David LaChapelle, Deluge (2006)
SOPRA: David LaChapelle, Deluge (2006). © David LaChapelle

Sarà possibile ammirare la serie di opere seminali Deluge (2006), in cui LaChapelle re-immagina il diluvio biblico ambientandolo a Las Vegas, traducendo e rendendo così contemporanea l’opera di Michelangelo raffigurata sulla volta della Cappella Sistina; e Rape of Africa (2009) che vede la modella Naomi Campbell nel ruolo di Venere in una scena di ispirazione botticelliana, ambientata nelle miniere d’oro africane.

Entrambe le opere segnano un momento di passaggio nella poetica di LaChapelle da una prima fase più glamour e commerciale, in cui ritraeva grandi icone della moda, dello spettacolo e dello sport su commissione di grandi magazine, ad un periodo più prettamente artistico-ambientalista, in cui folgorato dalla bellezza dei capolavori di Michelangelo a Roma decide di lasciare il mondo della pubblicità per dedicarsi interamente all’arte.

LaChapelle, Virgin Mary (2021). LosAngeles
© David LaChapelle | LaChapelle, Virgin Mary (2021). LosAngeles.

A questa seconda fase appartengono le opere vivide e coinvolgenti della serie Land Scape (2013)Gas (2013), progetti di natura morta in cui LaChapelle assembla found objects per dar vita a raffinerie di petrolio e stazioni di servizio in contesti anomali, spettrali santuari di una civiltà post-apocalittica e patinate reliquie di una terra reclamata dalla natura.

Ne emerge una rappresentazione acuta, patinata e iper-realista dell’umanità, e del tempo in cui viviamo, in cui le immagini di LaChapelle si distinguono per la capacità di re-inventare dissacratoriamente miti e simboli della civiltà occidentale, spaziando tra i detriti delle epoche più disparate, dal Rinascimento classico ai giorni nostri. Il suo stile fluido e in continua evoluzione, i colori aggressivi e artefatti ne raccolgono l’eredità e comunicano le paure, le ossessioni e i desideri della società contemporanea, sempre più sfuggenti ad una qualunque categorizzazione.

LaChapelle, Gas Shell (2012)
© David LaChapelle | LaChapelle, Gas Shell (2012).
© David LaChapelle | LaChapelle, Gas BP (2012).

In esclusiva per la Cappella Palatina del Maschio Angioino saranno inoltre esposti a Napoli alcuni dei negativi fotografici dipinti a mano realizzati da LaChapelle negli anni ’80, quando l’artista ancora adolescente esplorava le dimensioni della metafisica e della “perdita” sullo sfondo della devastante epidemia di AIDS. Questi negativi faranno parte di una installazione site specific e saranno posti a confronto con opere più recenti di LaChapelle – alcune presentate per la prima volta in questa occasione – in cui il fotografo appare trasfigurato da un reverenziale timore per il sublime e proiettato alla ricerca di nuove forme di spiritualità. Tra queste non ultima Behold (2017), opera simbolo della mostra.

David LaChapelle, studente d’arte nel Connecticut, abbandona quasi subito la pittura per indagare il mondo attraverso la fotografia, di cui cerca di espandere le possibilità spingendola oltre i limiti tradizionali. Il suo stile ironico e iperrealista, glamour e dissacrante, gli guadagnano fin dai primi anni ’80 la stima di personaggi del calibro di Richard Avendon e Andy Wharol, che non a caso gli affida il suo primo incarico da fotografo nella rivista Interview magazine, da lui stesso fondata. In pochi anni diventa uno dei fotografi più pubblicati in tutto il mondo, creando scatti originali e inconfondibili di icone della moda, dello spettacolo e dello sport che si presentano come veri e propri quadri. Ha ritratto artisti come Angelina Jolie, Madonna, Elizabeth Taylor, Byork, Michael Jackson, Uma Thurman e Lady Gaga, solo per citarne alcuni. Ad oggi ha il suo attivo un’ampissima antologia di pubblicazioni tra cui LaChapelle Land (1996), Hotel LaChapelle (1999), Heaven to Hell (2006), Landscape (2014), Lost & Found e Good News (2017). Nel tempo, la sua attività si è allargata alla produzione di video musicali, film e progetti teatrali. Dal 2006 vive alle Hawaii in una fattoria biologica da lui fondata, dove non c’è traccia del mondo moderno e tutto è alimentato tramite energia solare e idrica.

La mostra David LaChapelle al Maschio Angioino di Napoli è una produzione Next Exhibition, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Associazione Culturale Dreams, Alta Classe Lab, Fast Forward e Next Event.

INFO

David LaChapelle
8 dicembre 2021 / 6 marzo 2022
Castel Nuovo (Maschio Angioino), Piazza Municipio – NAPOLI

BIGLIETTI QUI: https://bit.ly/3cmP37r

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Classe '63, consulente di Marketing e Comunicazione sui canali digitali, è appassionata di cinema, fantascienza, arte, musica e spettacolo, con particolare riferimento a tutto ciò che contamina massivamente e in forma inestricabile quanto appena elencato sopra. Accanita consumatrice di serie TV, B-Movie, Urania, fantascienza e musicalmente fuori dagli schemi. Ama la neve, lo snowboard, il golf e le sfide. Digital addicted. Odia i percorsi lineari, la mancanza di fantasia e i bunker. Incidenti di percorso: Laurea in Lingua e Letteratura Anglo-Americana, Diploma di tecnico-progettista di Ipertesti, Master in Marketing, Comunicazione e Nuove Tecnologie con approfondimenti di semiotica applicata alla Comunicazione Pubblicitaria e al Marketing Digitale.

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