Turner pittore della luce in mostra a Roma | FINO AL 26 AGOSTO Roma dedica una grande mostra al grande maestro inglese. Oltre 90 le opere provenienti dalla Tate Gallery di Londra. Un'occasione unica per ammirare autentici capolavori, un percorso coinvolgente e sensoriale che trasporta il visitatore nella Londra di metà Ottocento

0
5383

ROMA – Dopo 50 anni di assenza dalla capitale e 12 dall’Italia, fino al 26 agosto tornano a Roma i dipinti di Joseph Mallord William Turner (Londra, 1775 – Chelsea, 1851), l’artista inglese che si guadagnò il titolo di “pittore della luce” e con i suoi paesaggi aprì la strada all’Impressionismo e all’arte moderna.

Più di 90 opere d’arte, tra schizzi, studi, acquerelli, disegni e una selezione di oli mai giunti insieme in Italia compongono il percorso allestito per Turner al Chiostro del Bramante. Provengono dalla vasta collezione di oltre 30 mila lavori che l’artista donò alla Gran Bretagna perché allestisse una galleria a lui dedicata. In realtà le opere furono disperse, ma la maggior parte è ancora riunita presso la Tate di Londra. Proprio dalla Tate il curatore David Blayney Brown ha tratto la selezione per la mostra “TURNER. Opere della Tate” nell’intento di rivelare ancora una volta ai visitatori come la sperimentazione e il desiderio di innovazione di Turner gli abbiano permesso di anticipare Impressionismo, Espressionismo e Astrattismo. “L’indeterminatezza è il mio forte”, aveva egli stesso affermato. Turner otteneva questo effetto lavorando sul colore, che doveva far parlare le sue opere sostituendosi alla prospettiva formale. L’abitudine dell’artista di dipingere all’aperto per almeno sei mesi all’anno gli permetteva di cogliere attimi, momenti, luci, giochi di luce e fenomeni naturali e di fissarli poi sulla tela con una passione sostenuta dal colore e dalla luce stessa. Questi finivano così per sostituirsi alle forme e per diventare i protagonisti assoluti del suo lavoro.

Turner si concentrò esclusivamente sulla pittura di paesaggio e, nella ricerca di atmosfere diverse, visitò le Alpi e l’Italia e riempì i suoi disegni di fenomeni naturali estremi: tempeste, valanghe, naufragi, incendi sono tra i suoi soggetti preferiti, tanto che, informato dell’incendio al parlamento inglese il 16 ottobre 1834, si precipitò sul posto con pennello e acquerelli e ne trasse una delle sue opere più pregevoli.

La mostra al Chiostro del Bramante è suddivisa in sei sezioni tematiche e pone l’accento sull’importanza che gli acquerelli ebbero per la definizione dello stile di Turner. Il carattere intimo e personale delle opere esposte è anche l’occasione per indagare l’uomo oltre che l’artista e per comprendere i radicali sviluppi dello stile di Turner. La sua libertà compositiva e stilistica e l’uso dei colori – innovativo e sorprendente – portarono i suoi contemporanei a pensare che Turner “fosse solito di dipingere con gli occhi, con il naso oltre che con le mani”. Per questo non poteva mancare nel percorso un’esperienza immersiva e sensoriale: un video ideato da Fabien Iliou, videoartista francese, che trasporta il visitatore all’interno del mondo dell’artista e delle atmosfere dell’Inghilterra di quegli anni; un video in movimento, con una musica originale creata dal sound designer e produttore musicale Paky Di Maio.

Turner fu un artista precoce, che a soli 15 anni vide un suo acquerello accettato alla Esposizione Estiva della Royal Academy of Arts, che il padre gli fece frequentare nonostante le scarse possibilità economiche della famiglia, e nella quale fu poi professore di prospettiva, aiutando gli allievi a usare il colore per creare l’illusione di profondità in pittura. La sua ricerca di nuove modalità per rappresentare la realtà e le emozioni che trasmetteva si sviluppò in una continua evoluzione fino alla fine della sua vita, creando dietro di sé una lunga scia di artisti che gli sono debitori: Claude Monet, Caspar David Friedrich, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, Paul Klee, Franz Marc, Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Mark Rothko, James Turrell e Olafur Eliasson attestano la veridicità dell’affermazione di John Ruskin che lo definì il “padre dell’arte moderna”.

La visita alla mostra si rivela cosi un’occasione da non perdere per immergersi in quel bagno di luce e colore che sono le opere di William Turner, un artista a cui tanto deve la pittura e alla quale Turner sentiva di dovere altrettanto quando chiese che il suo corpo venisse sepolto nella Cattedrale di Saint Paul accanto a quello di Sir Joshua Reynolds, presidente della commissione che decretò la sua ammissione alla Royal Academy of Arts.

INFO

TURNER.Opere della Tate
22  marzo  2018 / 26  agosto  2018
Chiostro del Bramante – Via della Pace, Roma

aperto tutti i giorni:
Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
tel. 06 68809035

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here