Radio Antenna 1, tra punk, rock, new wave e dintorni, quarant’anni avanti da sempre Storia e ricordi di una piccola grande radio - libera e indipendente - che in un'epoca in cui internet ancora non esisteva ha fatto di una frazione tra Modena e Reggio il punto di incontro tra l'Italia, l'Emilia e l'effervescente clima controculturale che si respirava all'estero. Tra punk, rock, new wave e dintorni. E che a settembre festeggia con un festival (musicale ma non solo) i suoi primi quarant'anni

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Quarantenna1, Radio Antenna1 Festival 8-9-10 settembre 2017

FIORANO MODENESE – Sono tre i giorni di Festival organizzati tra l’8 e il 10 settembre a Fiorano Modenese da Radio Antenna 1, storica radio libera e indipendente del comprensorio modenese, che festeggia quest’anno i suoi primi quarant’anni. Radio Antenna 1 – che molti ricordano col nome esteso e originale di Radio Antenna Uno Rock Station – è stata dalla fine degli anni 70 (precisamente dal 1977) una delle protagoniste indiscusse di quello stesso clima controculturale che attraverso la musica e l’organizzazione di eventi ha poi contribuito a diffondere. Aspettando il festival, di seguito il nostro personale contributo all’evento, tra quattro chiacchiere informali e tanti piacevoli ricordi.

Di Stefania Delia Carnevali

Da ragazzina ascoltavo la radio utilizzando una vecchia radiolina a pile di mio nonno.

Abituata (senza soddisfazione) alle radio commerciali, un giorno capitai per caso, o meglio per miracolo, su una frequenza un po’ disturbata ma non tanto da impedirmi di sentire la musica che trasmetteva. Fu una folgorazione! Ricordo ancora il primo brano in assoluto che ho sentito: era No Tears dei Tuxedo Moon.

Le frequenze erano quelle di Radio Antenna Uno Rock Station, 104.700 da Fiorano Modenese (ora Radio Antenna 1, 101.300, ndr). Trasmetteva suoni che non si sentivano in giro e che mi catturarono. Da quel momento “Antenna Uno Rock Station, 104.700 da Fiorano Modenese”  è diventata la mia radio. La mia unica radio. Niente pubblicità, niente chiacchiere inutili. Una selezione musicale che mai e poi mai si era sentita via etere, almeno per quanto ne potevo sapere io – e di giorno perdipiù. Uno spazio richieste che ti permetteva anche di registrare i brani su cassetta, perchè il dj stava zitto giusto quei due secondi prima e due secondi dopo e mandava sempre la canzone per intero, anche se durava 8 minuti.

Antenna Uno era difficilissima da ricevere a Modena città. Ricordo che a casa mia prendeva solo in due punti precisi: in mezzo al soggiorno, o sul comò della camera da letto, ma soltanto con una particolare angolazione dell’antenna.

Andava meglio in auto, anche se già prima di Castelfranco Emilia il segnale spariva, mentre verso Reggio era ottimo.

Antenna Uno Rock Station organizzava serate a cadenza regolare nei locali della zona. Per motivi anagrafici non ho fatto in tempo a frequentare il Pakko (il primo dei mitici locali presi in gestione dalla radio, nel lontano 1984, un’acetaia dismessa dove suonarono tra gli altri i primi Litfiba e tanti altri ndr), ma al Mascotte sì. E anche quello fu una scoperta. Una discoteca dove la gente andava soprattutto per ballare e ascoltare musica alternativa, per me una specie di luogo protetto, dove mi sentivo a mio agio e dove nessuno poteva criticarmi per come ero vestita (che fossi un po’ strana e poco in linea con la moda ufficiale, lo ammetto).

Inutile dire che chi ascoltava Antenna Uno si sentiva un po’ parte di un gruppo, ma senza settarismi o rivalità tra i generi.

La gran parte della mia cultura musicale viene dalla radio. Io che di base ho sempre amato le sonorità sixties pop (cresciuta dall’infanzia a suon di Beatles) ho scoperto in radio la versione più sporca e trasgressiva degli anni ’60, la psichedelia, poi il grunge di fine anni ’80 fino ad allargare i miei orizzonti all’elettronica.

Tramite amici dell’università avevo avuto modo di andare alla radio, entrarci proprio, nelle due stanze dove trasmettevano, al piano terra in via Marconi 67/B. Mi sono sentita come un bambino in un negozio di giocattoli! C’era, dietro il punto in cui trasmettevano, “la stanza dei dischi“: quattro lati di scaffali che arrivavano fino al soffitto, pieni zeppi di vinili. Ho passato ore intere ad osservarne le copertine, mentre i miei amici stavano sul divano (poi tolto) all’ingresso dei locali, perché per qualche tempo la radio era diventata anche un luogo di ritrovo. La sera si passava di là e si chiacchierava, cercando (a fatica) di stare zitti mentre il dj di turno presentava i brani.

Tra i dj c’era “Cocco”, che trasmetteva la sera, in teoria fino alle 23, ma poi capitava che continuasse fino alle due di notte.

Ricordo “il Rasta” che di rasta non aveva proprio nulla, men che meno la musica che trasmetteva, ma quello era il suo soprannome e nessuno si chiedeva il perché, col quale avevo vinto una scommessa sulla data di uscita di un disco.

C’era “Steppo”, che purtroppo non c’è più, col quale – appena conosciuto – feci candidamente una delle mie solite gaffes dicendo che non mi erano mica tanto piaciuti gli Afrodisia al Mascotte, e (miope da sempre) non mi ero accorta che lui stesso faceva parte del gruppo!

E Giancarlo Frigieri, che a un certo punto lanciò un concorso a premi che consisteva nello scrivere alla radio il suo cognome senza errori.

E infine, ovviamente, Max, meglio conosciuto poi come SoneekMax, alla cui memoria è dedicata la fonoteca che sta per inaugurare a Fiorano (linaugurazione della fonoteca è fissata per il 9 settembre alle 17, ndr). Una voce profonda ed inconfondibile, una cultura musicale da paura, aveva una conoscenza della musica pazzesca. Dire che anticipava i tempi suona banale, ma era davvero così. E’ riuscito persino a farmi amare l’elettronica in un momento in cui ero presa solo dal rock. Ricordo in proposito un aneddoto curioso, che la dice lunga su quanto fosse vasta e magnetica la sua cultura: un mio carissimo amico, che all’epoca in cui Max trasmetteva viveva a Milano, era spesso a Bologna per lavoro. Un giorno ci fu un incidente in autostrada e il mio amico rimase incastrato nel traffico tra Modena Sud e Modena Nord. Le auto erano ferme e capitò così che riuscì a seguire l’intera mezz’ora di trasmissione, un mix ininterrotto di brani senza interruzioni. Una volta rientrato a Milano mi disse che, se mai avesse dovuto trovarsi di nuovo imbottigliato in autostrada, sperava fosse sempre in quell’orario e in quella zona, tra Modena Nord e Modena Sud, per poter riascoltare il programma.

Complimenti alla radio ne vennero tanti. Tra i più memorabili ricordo quelli degli Spacemen 3 (gruppo inglese dal sound sperimentale / new psychedelic / alternative rock molto attivo negli anni ottanta, ndr).

Antenna Uno li aveva ingaggiati per uno dei suoi memorabili concerti al Mascotte, nel maggio del 1989. Come pubblico eravamo non più di 45 persone: c’era una finale di calcio (il Milan? la Champions forse?) e la cosa non aiutò.

L’esperienza fu indimenticabile. La cosa buffa però è che quando i membri fondatori della band, Sonic Boom e Jason Pierce, furono invitati in radio, rimasero di stucco ascoltando la programmazione. E per esprimere tutto il loro entusiasmo se ne uscirono dicendo che Fiorano Modenese era il miglior posto al mondo dove vivere, perché una radio così neanche a Londra se la sognavano! Più o meno… forse non erano veramente intenzionati a trasferirsi a Fiorano, ma che neanche a Londra esistessero radio così lo dissero sul serio e sembra ci credessero veramente.

Dopo il Mascotte (l’attuale Vox di Nonantola, ndr) ci fu l’Oasis di Sassuolo, e dopo ancora il Condor e il Vibra. Oggi l’OFF.

E proprio in quell’epoca – erano gli anni 2002-2007 circa e nel frattempo io lavoravo in teatro come attrice – ho prestato la mia voce per gli spot che pubblicizzavano i concerti e le serate al Vibra.

Mi sentivo molto onorata di avere contribuito, nel mio piccolissimo, e lo ricordo tutt’ora con grande piacere.

Un altro bel ricordo che conservo di Antenna 1 è quello del Bobinone, un nastro lunghiiiissssimo che facevano partire la notte e durava fino all’arrivo del primo dj del mattino. Una sequenza infinita che ogni tre brani si interrompeva per far spazio alla voce di Steppo che diceva: “Avete ascoltato: …” e seguivano i nomi dei brani trasmessi.

Insomma… le mie conoscenze musicali le devo quasi interamente ad Antenna Uno e posso affermare che non sarei quella che sono se non avessi incrociato le sue frequenze. Oggi la ascolto meno, ma sono felice che continui ad esistere e a trasmettere dalle nuove frequenze dei 101-300, anche se per me è e resta sempre Antenna Uno Rock Station, quella dei “centoquattro e settecento, da Fiorano Modenese”.

***

L’appuntamento è dunque per tutti a Fiorano Modenese l’8-9-10 settembre 2017 presso l’Area Feste di Via Cameazzo 6, una festa lunga tre giorni per festeggiare i 40 anni di Radio Antenna 1 tra musica, dj set, mostre, appuntamenti, banchetti e stand gastronomici. Tante le band sul palco, emiliane e non: dal punk rock demenziale della storica Paolino Paperino Band alle sonorità sperimentali e neopsicheliche dei Julie’s Haircut, tutto il programma qui. INGRESSO LIBERO

Per chi non potesse esserci ci sarà una diretta radio lunga tre giorni, ascoltabile sulle frequenze della radio o via internet in streaming qui. Oltre a una settimana speciale di programmazione che a partire dal 4 settembre ripercorre assieme ai dj storici della radio 40 anni di musica.

Per chi volesse partecipare tutti i 3 giorni è disponibile un’area camper attrezzata vicinissima al luogo dove si terrà il festival.

In collaborazione con Fiorano Free Music – Youthless Fanzine – AVF Associazione Volontari Fiorano con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.

Sotto: in rapida carrellata, per chi li ascolta ma non avesse mai avuto modo di “vederli in faccia”, 3 generazioni di dj e qualche altra storica foto. ©1977-2017 Radio Antenna 1 (all right reserved – use by permission)

INFO

QUARANTENNA1 FESTIVAL – 1977-2017
8-10 Settembre 2017
Area feste di Via Cameazzo 6
Fiorano Modenese (MO)
INGRESSO GRATUITO

www.radioantenna1.com
40@radioantenna1.com
Frequenze: 101,300 FM (solo distretto modenese).
Streaming live: http://www.radioantenna1.com

 

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