“Il rosso e il nero” di Stendhal: la dualità dell’anima umana in un grande classico | PIETRE MILIARI Grandi classici questi sconosciuti. Chi l'ha detto che sono troppo impegnativi? Vi proponiamo di seguito una pietra miliare della letteratura, riletta per voi e accompagnata dalle nostre riflessioni. Sfidandovi a portarla in spiaggia, al mare, in montagna o comunque a inserirla fra le vostre letture - o riletture - estive.

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Stendhal, Il rosso e il nero (cover)

RI-LETTURE – Il Rosso e il Nero, opera magna di Stendhal: chi non ne ha in casa una copia? O non ne ha incrociata una in qualche mercatino e dopo averla sfogliata l’ha accantonata in favore di qualche lettura più “accattivante”? Ma siamo proprio sicuri che i grandi classici siano veramente così “impegnativi”? Ecco le nostre riflessioni su un’opera, pubblicata nel 1830, che non teme confronti e mantiene ancora oggi intatta la sua capacità di ipnotizzarci e farci provare emozioni indescrivibili. Anche sotto l’ombrellone.

Avrei voluto strangolare Julien perché è veramente un ipocrita. Ama Louise, però per inseguire le sue ambizioni sul modello di Napoleone se ne va senza troppe cerimonie a Parigi e lì, pur pensando continuamente alla sua Louise, si innamora di Mathilde, la pazza, aristocratica, esaltata Mathilde, che come lui segue un ideale. Lei vorrebbe essere Margherita di Navarra, e in lui vede Boniface di La Mole. In lui vede un grande eroismo, un’anima enorme, uno spirito elevatissimo e puro.

E lui, che è un ipocrita, si lascia trascinare da questa follia, si esalta, si arrampica sulla scala sociale. Lui, che è figlio di un falegname di provincia, lui che viene da una cittadina ipocrita. Calca brillantemente i salotti parigini, si fa conoscere, si fa ammirare; il senso del dovere gli impone di sedurre Mathilde, ma rimane invischiato nella sua trappola. Crede di amarla perché crede di vedere in lei un’anima affine alla propria; più tardi, nella cella, si renderà conto che Mathilde, che nel frattempo gli ha donato interamente la sua vita, lo amava semplicemente per seguire un modello, mentre Louise lo amava “contro” un modello.

Quindi, chi delle due lo ha amato di più? E chi delle due lui ha amato di più? Nelle ultime pagine dice che gli uomini hanno due anime: una ama Louise e l’altra Mathilde; una cerca la semplicità delle grandi passioni sconvolgenti, l’altra adora lo sfavillante amore eroico dei salotti. Ma Mathilde rimane comunque un’aristocratica, non vuole cambiare la propria condizione, nemmeno alla fine (e infatti per sposare Julien lo rende nobile come lei); Louise, moglie del sindaco di Verrières, è disposta a scendere in basso, ad abbandonare la propria classe sociale per unirsi a Julien, un “arrivista”, come viene spesso definito.

Il grande delitto di Julien diventa allora il voler essere considerato al pari dei borghesi e dei nobili, e lo dice esplicitamente davanti a loro; in questo modo si chiude ogni possibilità di salvezza. L’opinione pubblica (contro la quale Stendhal si scaglia più e più volte) fa muro contro di lui, quando nemmeno il giorno prima aveva provato pietà, non appena Julien evidenzia la grande contraddizione che tutti vedono ma che tutti fanno finta di ignorare per il bene dei propri interessi: molto semplicemente, Julien, un contadino, non viene giudicato dai suoi pari. E lui ha osato mettersi al pari dei signori.

Le due anime di Julien si uniscono in Louise, che diventa l’altra faccia della medaglia. Lei rinnega la religione che l’aveva spinta a denunciarlo pubblicamente come “arrivista”, non capisce perché prova per Julien quel sentimento che avrebbe dovuto provare per Dio, non ha paura di essere considerata una donna perduta. Mathilde, invece, cerca ossessivamente di dare spettacolo, insegue l’opinione della gente, vuole che gli altri parlino di lei e di Julien; non per indifferenza verso di loro, ma per essere riconosciuta da tutti come eroina. La vera eroina, e lei lo capisce alla fine, è Louise.

“Il Rosso e il Nero” è un romanzo in cui, più che l’istinto e la ragione (il rosso e il nero), si contrappongono due modelli diversi. Julien unisce in sé questi due modelli e li fonde in un’unica anima, che si specchia e si completa perfettamente in quella di Louise. Il finale ovviamente non ve lo raccontiamo e dovrete leggerlo – o rileggerlo – per scoprirlo o riportarlo alla memoria. Per quanto siamo convinti che non sia questo che in una grande opera fa la differenza.

Buona lettura a tutti!

INFO

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Stendhal, Il rosso e il nero

Stendhal
Il Rosso e Il nero
FELTRINELLI (5 giugno 2013)
Universale economica. I classici
Copertina flessibile
568 pagine
GENERE: Romanzo storico
(1a edizione, 1830)
ISBN-10: 880790005X
ISBN-13: 978-8807900051
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SOTTO: Alcune delle tante edizioni disponibili in commercio. Dal libro sono state ricavate anche varie versioni cinematografiche, tanto per il cinema che per la TV, alcune delle quali ancora oggi reperibili in DVD.

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