“Break the Tango” di German Cornejo. Un’esplosiva miscela di tradizione, passione e contemporaneità | TUTTE LE FOTO Tango più break dance: è arrivato anche a Bologna il format più folle di tutti i tempi, che unendo in un'unico spettacolo due discipline tanto lontane tra loro come tango acrobatico e street dance, sta conquistando tutta l’Europa.

0
2013
Break the Tango, Teatro il Celebrazioni - BOLOGNA

BOLOGNA – Una serata elettrizzante e spettacolare quelle del 21 febbraio 2018 al teatro Il Celebrazioni di Bologna, che ha portato sul palco due discipline tanto diverse come Tango e Break Dance. Sullo sfondo un’altrettanto inedita commistione di suoni, che ha spaziato dall’electro tango ai grandi classici della tradizione argentina, per arrivare fino alla musica pop di Adele. 

Il Teatro il Celebrazioni di Bologna ha ospitato ieri sera 21 febbraio 2018 Break the Tango, l’originalissimo spettacolo ideato e diretto da uno dei massimi esponenti del tango acrobatico mondiale, l’argentino German Cornejo. Sul palco un crocevia inaspettato di stili di ballo – e di musica – completamente differenti, uno show in cui si mescolano e si confondono due mondi solitamente in contrapposizione tra lorola sensuale eleganza del tango e la sfacciata contemporaneità della break dance. Il tutto in una elettrizzante miscela di abilità acrobatica, ritmo e interpretazione.

L’idea di far incontrare il tango e la break dance viene paradossalmente dalla Svizzera, più precisamente da Zurigo, dove Cornejo si esibisce con la sua compagnia Tango Fire. E’ qui, nella città elvetica, che Cornejo comincia a immaginare una nuova forma di ballo, o meglio uno spettacolo che a partire dai classici stili del tango li proietti nella contemporaneità. Da qui la strada di “Break The Tango” si apre verso una singolare simbiosi di tradizione e modernità, Sud America ed Europa, in cui l’incontro inedito fra generi diversi sfida la tradizione e ne arricchisce i movimenti. L’esito finale è uno show in cui le due discipline si mescolano l’una con l’altra esaltandosi a vicenda, pur rimanendo ognuna fedele alle proprie peculiarità.

In scena eccellenti ballerini, appassionati di tango, rispondono al richiamo di altrettanto incredibili performer, e si mettono alla prova “contaminandosi” con la break dance. Una sfida tra balli dei sobborghi in cui si contendono la palma da una parte il tango acrobatico, rappresentato ai suoi massimi livelli da artisti come lo stesso German Cornejo, e dall’altra ballerini di break, i migliori da tutto il mondo, tra cui l’italianissimo Jonathan Anzalone. (leggi la nostra intervista qui)

Sullo sfondo un allestimento ricco di effetti visivi, accuratissimo dal punto di vista delle luci e del suono, in cui le note del tango si alternano e confondono con sonorità pop ed elettroniche, regalando forti emozioni e grande divertimento. A scandire il ritmo di questa inedita sfida, le melodie di uno dei più quotati complessi di tango elettronico, gli Otros Aires ma anche grandi classici argentini e le hit di Adele, riprodotti live da una band di cinque elementi.

Il risultato è pura emozione visiva, incrocio inedito tra due arti che, nate in luoghi e in epoche diverse e partendo da realtà anche geograficamente lontane tra loro, si studiano, si confrontano, si conoscono, si mettono in gioco fino a fondersi in un finale assolutamente esplosivo.

Break the Tango, 21 febbraio 2018 – Teatro il Celebrazioni BOLOGNA

LE FOTO DELLA SERATA NELLA NOSTRA FOTOGALLERY
Credits: @2017 Ph. Donatello Iacobone (all right reserved – use by permission)

INFO

Break the Tango
www.breakthetango.com

German Cornejo, creatore e direttore artistico
German Cornejo e Gisela Galeassi, primi ballerini
Nicolas SchellNoelia PizzoEzequiel LopezCamila AlegreEdgar Luizaga e Pamela Pucheta (ballerini)
Henry MonsantoJonathan Anzalone“Hill” Gil Adan Hernandez Candelas e “Issue” Kwangsuk Park (ballerini di break dance)

Gisela Lepio (voce), Ovidio Velazquez (piano), Luciano Bassi (chitarra/voce), Clemente Carrascal (bandoneon) e Jerónimo Izarrualde (batteria)
Ovidio Velazquez, direttore musicale
Anna Wohlgemuth, scenografie

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here