Venti opere di Depero per la prima volta a Modena Lo studio Art Consulting di Modena ospiterà 24 opere del celebre artista futurista, provenienti da collezioni private e mai esposte prima

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fortunato depero

MODENA – Da Sabato 14 Ottobre a Sabato 11 Novembre 2017 lo studio Art Consulting (in via Carlo Farini 56 a Modena) dedica una mostra a Fortunato Depero, uno dei più interessanti rappresentanti del Futurismo italiano. 

Sono poco più di una ventina le opere che saranno in mostra a Modena presso lo studio Art Consulting di Marco Bertoli: fra queste arazzi, acquerelli, collage e tarsie di stoffe colorate, olii e disegni preparatori, oltre ai celeberrimi manifesti pubblicitari e alle copertine di riviste realizzate durante gli anni che vanno dal 1917 al 1947.

Le opere, provenienti da importanti collezioni private, saranno esposte al pubblico modenese per la prima volta. La mostra è curata da Marco Bertoli e la realizzazione del catalogo è affidata a Maurizio Scudiero, storico dell’arte considerato uno dei massimi esperti dell’artista trentino.

L’esposizione dedicata a “Fortunato Depero” si concentra su un arco di trent’anni durante i quali l’artista diede vita a una produzione “eclettica e pirotecnica”, così la definisce Maurizio Scudiero.

Sono precisamente 24 le opere provenienti da prestigiose collezioni private. Questa di Modena sarà un’occasione davvero unica per ammirare pezzi che vanno da “Costruzione di gobbo” (1917, matita e acquerello su carta) a “Danza di coni” (1947 circa, matita e inchiostro su carta), dalla serie di collage di carte colorate dedicata ai “Numeri” (del 1926 circa), alle “Donne del tropico” (1945, olio su tavola).

Tutte le opere sono state selezionate da Carlo Bertoli, consulente per la casa d’aste Christie’s a Londra e a New York. Nella sede modenese verranno esposti anche i primi “arazzi” futuristi, ossia mosaici di stoffe colorate – tra i quali segnaliamo il progetto esecutivo per l’arazzo “Cavalcata fantastica” del 1920 – oltreché numerosi studi per i manifesti pubblicitari come quelli creati per la Campari, marchio per il quale Depero avrebbe realizzato centinaia di proposte. Tra questi il celebre “Anche il gatto beve il Campari” del 1927 e alcuni studi per il “Numero Uno Futurista Campari” del 1930-31.

L’Arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”,

scrisse Depero nel suo “Manifesto dell’arte pubblicitaria”, ancora nel 1931.

Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) si caratterizza artisticamente per la costante e continua opera di rivisitazione iconografica da lui stesso condotta, sia nel campo grafico-pubblicitario che in quello editoriale, attraverso la realizzazione di copertine di riviste. Non mancheranno perciò, nell’esposizione modenese, le copertine create per “Vogue” nel 1930 e per la “La Rivista” nel 1930-31, opere realizzate nei cosiddetti “anni americani”, quelli in cui l’artista viveva a New York con la moglie Rosetta.

I personaggi delle sue opere sono prevalentemente costituiti da forme piatte e stilizzate, mutuate dal mondo del teatro, a cui Depero dedicò bozzetti e disegni come, ad esempio, quelli creati per il Teatro Magico e i Balli Plastici, fra il 1917 e il 1918.

Le composizioni di Depero acquisiscono – nel tratto – il celebrato dinamismo futurista grazie all’espediente del diagonalismo a cui l’artista ricorse nel realizzare alcune opere.

Fra le figure geometriche usate con maggiore frequenza si nota il parallelepipedo.
Le luci e i colori sono giocati su contrasti accesi, ed è evidente la predilezione dell’artista, verso l’uso del bianco, del nero e del rosso. Tale predilezione veniva considerata all’epoca piuttosto aggressiva. A posteriori si vedrà invece come questo “approccio aggressivo” avrebbe influenzato, in maniera evidente, tutta la grafica pubblicitaria.

Depero anticipò di cinquant’anni la Pop art.”

Osserva inoltre Maurizio Scudiero

Anche se la sua non era una serialità industriale, bensì artigianale: ogni lavoro era unico pur nella molteplicità delle sue realizzazioni”.

Sono infatti  opere come “I gondolieri (o coleotteri veneziani)”, create negli anni del 1924-25, che evidenziano quale poi sarà l’influenza che Depero avrebbe esercitato sulla Pop Art e più in particolare sull’arte seriale di Andy Warhol.

Rispetto ai colleghi futuristi Depero si rifugia sempre nella concretezza”

Aggiunge Marco Bertoli, curatore della mostra

E dopo l’esperienza newyorkese continua ad attenersi più agli ideali futuristi che non all’evoluzione del movimento, come dimostra ad esempio “Natura morta accesa” del 1936, che abbiamo scelto come immagine per la mostra. L’intento di questa esposizione è quello di fornire una sintetica panoramica della carriera di questo eclettico artista, per anni svalutato a causa dei pregiudizi che lo vincolavano al secondo futurismo”.

BIO

Marco Bertoli

Consulente presso la Art Consulting di Modena, nel 2009 ha aperto uno studio a New York, specializzato nell’arte dell’800, del primo ‘900 e della pittura e della scultura italiana contemporanea. Dal 2005 è consulente per la casa d’Aste Christie’s di Londra e New York. Esperto d’arte per conto di banche, enti pubblici e collezionisti privati, ha collaborato con l’Istituto Italiano di Cultura di New York dal 2014 al 2017 e con Eataly a un progetto che prevedeva l’istallazione di sculture contemporanee nei loro punti vendita in Italia. Bertoli ha inoltre curato mostre di arte contemporanea

Maurizio Scudiero

Studia estetica con Dino Formaggio e storia dell’arte moderna con Mario De Micheli, laureandosi in architettura. Contribuisce negli anni ottanta alla rivalutazione dell’opera del pittore futurista Fortunato Depero e ne è il principale studioso. Sul Futurismo e su temi correlati ha curato oltre cento mostre in Italia e all’estero, ed anche su altri specifici ambiti di interesse come la grafica d’avanguardia, la cartellonistica pubblicitaria, il comic americano e l’Aeropittura. Ha scritto per anni sulle pagine culturali de “Il Giornale” e su “Arte” di Mondadori. Tra cataloghi di mostre e libri monografici ha all’attivo oltre duecento pubblicazioni.

INFO
Mostra “Fortunato Depero”
Da Sabato 14 Ottobre 2107 a Sabato 11 Novembre 2017
Presso lo Studio Art Consulting, via Carlo Farini 56,  Modena
www.marcobertoli.com

 

 

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