Invito all’Arena: il grande ritorno dell’Aida di Verdi, opera “regina” dell’Arena di Verona Cinque opere, cinque appuntamenti: continua il nostro viaggio tra le opere della stagione estiva dell'Arena di Verona. Dopo la Carmen di Bizet e la Turandot di Puccini, vi proponiamo un tuffo nell'antico Egitto, quello dell'Aida di Giuseppe Verdi, in scena per la stagione estiva 2018 nel monumentale allestimento di Franco Zeffirelli

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Aida, Arena di Verona, Opera Festiva 2018 (allestimenti di Franco Zeffirelli)

VERONA – Aida. Grandi passioni, amori clandestini, giochi di potere, rivalità, perfidie, trabocchetti, sullo sfondo di un antico Egitto da colossal cinematografico. Tutto quello che c’è da sapere per apprezzare al meglio la magia di un’opera che fin dalla sua prima rappresentazione incantò critica e pubblico. All’Arena di Verona dal 23 giugno al 1° settembre nell’imponente allestimento di Franco Zeffirelli.

L’Aida di Giuseppe Verdi è una delle opere italiane più note in assoluto. Andata in scena per la prima volta nel 1871, venne commissionata per l’inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, in Egitto. L’opera stessa non a caso è ambientata nel Paese dei Faraoni, e come da tradizione verrà rappresentata all’Arena di Verona nella seconda data del cartellone estivo, oltre che nella serata conclusiva, a coronamento della stagione. Sedici le repliche previste, dal 23 giugno fino al 1° settembre, per un allestimento che quest’anno la ripropone nella versione firmata da Franco Zeffirelli, rendendo omaggio al grande cineasta e scenografo fiorentino in occasione del suo 95° compleanno.

La vicenda, in quattro atti, racconta l’amore clandestino tra Aida, schiava etiope che in realtà è figlia del re dell’Etiopia Amonasro, e Radamès, giovane guerriero egizio in cerca di gloria. La giovane ha però una rivale: Amneris, figlia del Faraone.

Radamès ha l’occasione perfetta per mostrare a tutta Menfi il suo valore: l’esercito etiope infatti sta preparando l’invasione dell’Egitto e la dea Iside lo ha scelto come comandante dell’esercito egizio. Aida è combattuta tra l’amore per Radamès e per la propria patria.

In seguito Amneris chiama Aida nelle sue stanze e le dice, mentendo, che Radamès è morto. Aida si dispera e in questo modo rivela il suo sentimento; l’astuta (per non dire perfida) Amneris la minaccia e le fa notare che, essendo di nobile rango, lei può ottenere qualsiasi cosa, a differenza di Aida che è solo una povera schiava. Quest’ultima, che proprio non sa tenere la bocca chiusa, rivela ingenuamente e con orgoglio la sua nobile nascita, pentendosi subito dopo anche di questo tragico scivolone.

Nel frattempo la fanfara all’esterno annuncia l’arrivo del corteo dei vincitori: l’esercito egizio ha trionfato su quello etiope. Aida è costretta ad assistere alla marcia trionfale (brano noto a chiunque, che potete ascoltare, e vedere, qui); Amonasro è tenuto prigioniero e Aida si getta ad abbracciarlo; Amonasro annuncia che il Re etiope è stato ucciso in battaglia. In questo modo la sua identità e quella di Aida sono, per ora, al sicuro. Il Faraone permette a Radamès di esprimere un desiderio che verrà presto esaudito, qualunque esso sia. Invece di chiedere denaro, potere o gloria eterna, il generoso comandante chiede al Faraone, per amore di Aida, la liberazione di tutti i prigionieri. Il Faraone lo proclama poi suo successore e gli offre la mano della figlia; il Gran Sacerdote Ramfis suggerisce al sovrano di mantenere come ostaggi Amonasro e la figlia.

Anche Amonasro sfrutta l’ingenuità della povera Aida e si fa rivelare con uno stratagemma la posizione dell’esercito egizio; Radamès infatti, mentre organizza con Aida la loro fuga, le rivela incautamente le informazioni richieste dal padre. Le conseguenze saranno disastrose.

Amonasro, infatti, che stava origliando la conversazione, esce allo scoperto, denuncia Radamès alle guardie e nella confusione generale riesce a fuggire con Aida. Disperato, Radamès si consegna prigioniero al Gran Sacerdote. Amneris, conscia dell’innocenza dell’amato, lo supplica invano di discolparsi; al processo, che si tiene fuori dal palco, il giovane tace, mentre Amneris invoca la pietà dei sacerdoti. Questi, irremovibili, lo condannano per alto tradimento: sarà seppellito vivo nel tempio di Vulcano. Amneris maledice i sacerdoti mentre Radamès viene portato via.

Radamès, all’interno del tempio, crede di essere solo, ma pochi istanti dopo si accorge che Aida si è nascosta nella cripta per morire con lui. I due si giurano reciproco amore, dicono addio al mondo e aspettano l’alba, mentre sopra di loro Amneris piange e prega durante le cerimonie religiose e le danze delle sacerdotesse.

Quest’opera ci insegna che nessuno, nemmeno la stessa figlia del Faraone, può sottrarsi al dispotismo del potere assoluto, che può disporre a piacimento delle vite di ciascuno. Particolarmente potente è la classe dei sacerdoti, che non esita a condannare a morte colui che poco prima avevano esaltato come salvatore della patria. In quest’ottica nessuno è veramente da condannare, nemmeno Amneris: ogni intrigo, ogni bugia è solo un misero tentativo per sottrarsi, appunto, a questo implacabile potere. Ma ogni tentativo è vano.

L’Aida è considerata l’opera regina dell’Arena di Verona ed è stata portata in scena per  ben 683 volte nell’arco di 105 anni, dalla prima edizione del festival lirico ad oggi. L’allestimento nel 2018 sarà quello di Franco Zeffirelli, che dal 2002 incanta e impressiona gli spettatori con un Egitto magnificente e multicolore, grazie ai costumi ideati da Anna Anni ma sopratutto grazie a uno spazio scenico da colossal cinematografico, dominato da una grande piramide dorata espressamente concepita per gli ampi spazi areniani. Una rappresentazione storica e monumentale, possiamo dire, che merita assolutamente di essere vista.

INFO

Arena di Verona: 96° Opera Festival 2018
22 giugno – 1 settembre

Aida 
Opera in 4 atti di Giuseppe Verdi

Direttore d’Orchestra
– Jordi Bernàcer (23, 28/06 – 8, 10, 14/07)
– Daniel Oren (19, 22, 27/7 – 2, 5, 7, 11/8)
– Andrea Battistoni (19, 23, 29/8 – 1/9)

Regia e Scene Franco Zeffirelli
Costumi Anna Anni
Coreografia Vladimir Vasiliev

Per informazioni e biglietti www.arena.it e sui social Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.

Biglietteria – Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona
tel. (+39) 045 59.65.17 – fax (+39) 045 801.3287 – email biglietteria@arenadiverona.it
Call center (+39) 045 800.51.51 – www.arena.it – Punti di prevendita Geticket
Prezzi da € 22,50 a € 204,00

SOTTO: Alcune foto dello spettacolare allestimento. Copyright: Foto EnneVi. Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona.

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