Tintoretto. Venezia celebra uno dei suoi più noti artisti, nell’anno del suo 500esimo compleanno Saranno oltre una settantina le opere del grande artista veneziano che, giunte per l'occasione dai maggiori musei internazionali, saranno esposte nelle sfarzose stanze di Palazzo Ducale a Venezia

0
1164
Tintoretto, grande mostra, Venezia, Palazzo Ducale, 2018-19

VENEZIA — Dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 tutta Venezia festeggerà i 500 anni dalla nascita di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, con una grande mostra e una serie di manifestazioni che vedranno coinvolti non solo enti e fondazioni locali ma anche grandi partner e prestigiose istituzioni internazionali. 

Sarà allestita presso le splendide sale del Palazzo Ducale di Venezia, dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, “Tintoretto 1519-1594”, la grande mostra curata dagli studiosi americani Robert Echols e Frederick Ilchman, che da anni hanno concentrato le loro ricerche sulla definizione del catalogo complessivo dell’opera del Tintoretto, assieme a Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il contributo di Save Venice Inc. e il sostegno di Louis Vuitton. Partner d’eccezione la National Gallery of Art di Washington, dove la mostra si sposterà da febbraio a maggio, portando per la prima volta le opere di Tintoretto nel Nord America.

“Era dal 1937 che Venezia non ospitava un grande evento espositivo dedicato al pittore, proprio per questo” – ha sottolineato Belli – “abbiamo proposto l’idea a un grande museo internazionale come la National Gallery of Art di Washington, che vive sulla promozione culturale e non ha tariffa d’ingresso”; “Oltre a raccontare Tintoretto in America, questa esposizione farà capire cosa è l’Italia”, aggiunge il sindaco della città Luigi Brugnaro. “Venezia” – ha aggiunto la presidente della Fondazione Musei Civici, Mariacristina Gribaudi – “continua, attraverso le sue opere d’arte, a parlare al mondo e a creare continue relazioni perché siamo convinti che l’arte sia un grandissimo strumento di pace”. E da tutto il mondo provengono i 50 dipinti e 20 disegni del maestro esposti in mostra: dalla National Gallery, la Royal Collection, il Victoria and Albert Museum, la Courtauld Gallery di Londra, da Parigi, Gent, Lione, Dresda, Otterlo, Praga, Rotterdam; dal Prado di Madrid arriveranno cinque opere straordinarie, comprese Giuseppe e la moglie di Putifarre (1555 circa), Giuditta e Oloferne (1552- 1555) e Il ratto di Elena (1578- 1579), di oltre tre metri di lunghezza; Susanna e i vecchioni giungerà dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e, grazie agli Staatliche Museen di Berlino, si vedrà in mostra il nobile Ritratto di Giovanni Mocenigo (1580 circa). La mostra si apre e si chiude con due autoritratti di Tintoretto che, congiuntamente agli altri ritratti presenti, rivelano come l’artista fosse un abile interprete della psicologia umana. Scenario della mostra sono le sale del Palazzo Ducale, anch’esse decorate dalla mano di Jacopo.

Presso la Galleria dell’Accademia sarà allestita inoltre la mostra “Il giovane Tintoretto”. Curata da Roberta Battaglia, Paola Marini e Vittoria Romani, la mostra ripercorre il primo decennio di attività del pittore veneziano, dal 1538, anno in cui è documentata un’attività indipendente di Jacopo Robusti a San Geremia, al 1548, data del clamoroso successo della sua prima opera di impegno pubblico, il Miracolo dello schiavo, per la Scuola Grande di San Marco. Le quattro sezioni nelle quali sono inserite le circa 60 opere presenti ripercorrono in ordine cronologico il percorso di formazione del pittore, non riconducibile a una particolare bottega o artista – il suo apprendistato presso Tiziano fu infatti di breve durata – e lo mette in relazione con il contesto artistico e culturale veneziano degli anni trenta e quaranta del Cinquecento. Si giungerà a capire come Jacopo Robusti acquisì e trasformò i suoi modelli per sviluppare uno stile drammatico e rivoluzionario, usando la sua inconfondibile pennellata veloce e potente.

Entrambe le mostre sono accompagnate da un catalogo edito da Marsilio, curato da Echols e Ilchman assieme a un prestigioso comitato consultivo internazionale e a numerosi esperti dell’arte rinascimentale veneziana.

Altre istituzioni lagunari parteciperanno all’anno tintorettiano con originali iniziative espositive, editoriali e convegnistiche, dando vita a una mostra diffusa attraverso tutta la città. Citiamo la Scuola Grande di San Rocco e la Scuola Grande di San Marco, che con il comitato Save Venice ha promosso il restauro di 15 opere di Tintoretto conservate in diversi luoghi di Venezia e ha in cantiere un’esposizione intitolata “Arte, fede e medicina nella Venezia di Tintoretto”. Tante sono le chiese che conservano capolavori inestimabili del Tintoretto e la Curia della città ha voluto che entrassero a far parte di un percorso appositamente studiato. Queste e altre esposizioni offriranno anche l’opportunità di approfondire la vita e il percorso artistico del pittore, chiamato dai dogi e dai notabili veneziani ad abbellire i palazzi e le chiese della città con il suo straordinario talento espressivo, attraverso una molteplicità di eventi collaterali volti ad approfondire il ‘500 di Tintoretto nell’architettura, nella storia, nella musica, e nei tessuti. Verranno proposti itinerari tintorettiani per diffondere la conoscenza della sua arte in città e progetti educativi per i più piccoli.

Nelle poche pagine che Vasari gli dedica nelle sue Vite si legge: “nelle cose della pittura stravagante, capriccioso, presto e risoluto et il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura, come si può vedere in tutte le sue opere e ne’ componimenti delle storie, fantastiche e fatte da lui diversamente e fuori dell’uso degl’altri pittori; anzi ha superata la stravaganza, con le nuove e capricciose invenzioni e strani ghiribizzi del suo intelletto che ha lavorato a caso e senza disegno, quasi mostrando che quest’arte è una baia”.

Ancora oggi non si può non rimanere affascinati dall’originalità dell’opera di questo artista che, imparando da bambino a maneggiare i colori nella tintoria del padre, ha saputo creare uno stile al contempo emozionante e narrativo, preannunciando come un profeta il dramma e l’emozione della pittura barocca.

INFO

Tintoretto 1519–1594
7 settembre 2018 / 6 gennaio 2019
Venezia, Palazzo Ducale — Appartamento del Doge

ORARI
dal 7/09/2018 al 31/10/2018
dalle 8.30 alle 19.00
dall’1/11/2018 al 31/03/2019
dalle 8.30 alle 17.30

Biglietteria
Biglietti da 11 € a 13 €

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here