Alis e il circo delle meraviglie. Quando la realtà supera la fantasia | INTERVISTA Parte da Bologna il 7 dicembre la tournée teatrale di Alis, uno show unico che porta in scena le migliori star al mondo dell'arte circense. Grandi artisti e performer che si esibiranno per 90 minuti, senza interruzioni, dando vita a uno spettacolo unico e mozzafiato

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Alis, il circo delle meraviglie

BOLOGNA – Parte dal Teatro Il Celebrazioni di Bologna con una serie di date che vanno dal 7 all’11 dicembre 2017 il tour invernale di Alis, uno spettacolo unico reso tale da un cast a dir poco stellare. Sul palcoscenico i migliori esponenti del nouveau cirque (il circo senza animali) che insieme a molti altri artisti ed acrobati specializzati nell’arte circense daranno vita a un’inedita versione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il progetto batte bandiera tricolore ed è nato nel nostro Paese. TUTTE LE FOTO DELLA PRIMA QUI.

“Le Cirque with the World’s Top Performers”, così si definisce Alis, uno spettacolo che riunisce in un unico gala i migliori performer ed acrobati provenienti non soltanto dal celebre Le Cirque du Soleil, ma anche da altre importanti realtà circensi.
Alis trae ispirazione dal celebre classico della letteratura inglese “Alice nel Paese delle Meraviglie”, un gioiello letterario le cui suggestioni prenderanno vita sul palco trasformandosi in sogno e meraviglia.

Il cast è formato da 26 artisti e include acrobati, giocolieri, equilibristi e musicisti, riuniti assieme per l’occasione all’interno della stessa kermesse. L’ampio consenso del pubblico, ottenuto nel precedente tour, ha potuto contare sulla presenza di oltre 50.000 spettatori. Lo spettacolo, della durata di novanta minuti senza intervallo, è stato definito dalla stampa unico e indimenticabile. Il Direttore Artistico Onofrio Colucci prenderà anche parte attiva alla rappresentazione rivestendo molteplici ruoli, fra i quali quello di Maestro di Cerimonia e del Cappellaio Matto. Considerato il clown italiano più famoso al mondo, Colucci – che pur avendo studiato architettura ha dedicato oltre metà della sua vita al teatro – è già stato protagonista, in passato, di diverse produzioni sia del Cirque du Soleil che del celebre Slava’s Snowshow.

Alis si presenta insomma già sulla carta come uno show davvero grandioso.
In attesa dello spettacolo decidiamo di incontrare Onofrio Colucci, direttore artistico oltre che noto performer, per avere qualche anticipazione.

A che cosa è dovuta la scelta di portare in scena proprio Alis? Ci sono tanti altri libri destinati all’infanzia oltre ad Alice in Wonderland.

Non sono mica sicuro che Alice nel Paese delle Meraviglie sia un libro per l’infanzia.

E infatti non lo è. È un caso particolare, Lewis Carrol era un matematico e Alice è davvero esistita. Alice, come tutte le grandi opere, ha più livelli di interpretazione. Un bambino magari si entusiasma per il Brucaliffo o per Cheshire Cat.

C’è chi ci vedrebbe anche dei simboli, ma il gala per essere teatralizzato aveva bisogno di un tema forte. E visto che nel cast c’era questa giovanissima artista italiana, Asia Trommer, mi sono detto che lei sarebbe stata perfetta come Alice ed essere lei il filo conduttore della storia. Abbiamo scelto un tema legato alla crescita, alla giovinezza, alla purezza allo stupore impersonato da Asia che è una ragazza qualsiasi. Dopo aver attraversato lo specchio Alis si trova in un mondo di meraviglie, quelle cioè, che i nostri artisti sono capaci di regalare. Sai che le idee migliori nascono, come dice Vasco Rossi, da sole e nascono quasi già pronte. Non c’è bisogno di lavorarci sopra e quindi, per questa ragione, anche se i cast e le edizioni cambiano, lei, Asia rimane.

Tu hai un passato da performer ma, in questo contesto, ti “limiti” solo alla direzione artistica?

No, io sarò anche in scena e interpreto il Cappellaio Matto della cara Alice che la guiderà in questo viaggio virtuale fantastico. Sarò un po’ Cappellaio Matto e un po’ Grillo Parlante. Non ci sono solo Alice o i personaggi della letteratura fantastica, ma ci sono anche la Donna Ragno, l’Uomo Rana, e delle vestali…

Lo spettacolo, avete detto in conferenza stampa, cambia. Che cosa significa, c’è forse spazio per l’improvvisazione o che cos’altro?

No, cambia da edizione a edizione perché il cast è diverso. Non faccio solo il direttore artistico che taglia e cuce ma, se cambia il cast, anche lo spettacolo varia, dato che i numeri hanno un potenza evocativa diversa. (…) Ad esempio, la terza edizione incominciava con Alice che andava alla scoperta dell’amore, e quindi lo spettacolo incominciava con quattro coppie di artisti che rappresentavano quattro tipi diversi di amore: l’amore platonico, l’amore passionale, l’amore maturo e altro. La nostra cantante trapezista Elli Huber cantava “Wonderland”, una canzone che introduceva, con un’atmosfera proprio da musical, al Paese delle Meraviglie. La quarta edizione è invece incominciata con un conflitto fra il bene e il male. La quinta edizione partirà proprio qui da Bologna e sarà una cosa nuova.

A me pare che voi lasciate spazio ai vostri artisti per esprimere la loro creatività, per dare quindi pulsione alla loro ricerca personale. Sembrate una sorta di tavola rotonda alla Re Artù, oppure mi sbaglio? Eppure il teatro non è democratico!

Infatti non lo è, altrimenti sarebbe il caos! Io sono il grande capo ma sono salomonico. Lo spettacolo si svolge in questo modo: ci sono i numeri – che sono le varie pietre miliari dello show – poi ci sono le transizioni tra un numero e l’altro. La drammaturgia, non dichiarata ma emotiva e subliminale della kermesse, io la costruisco con una sequenza diversa dei numeri, a cominciare con un numero aereo di forza oppure con un numero di eleganza, per poi finire con un numero di gruppo. Scelgo di mettere il numero di forza al centro perché ogni numero ha un potere evocativo diverso. E quindi questo crea un andamento sinusoidale diverso della curva delle emozioni, di conseguenza cambia anche la struttura drammaturgica dello spettacolo. Non c’è nulla di fantasmagorico in tutto questo, ma gli spettacoli fisici sono fatti così, come è fatto così lo Slava’s Snowshow che faccio ormai da più di vent’anni.

INFO
Alis | Prima Nazionale
Teatro Il Celebrazioni
7-11 dicembre 2017

Tel. (051 4399123)
giovedì e sabato ore 21,00
venerdì ore 16,00 e ore 21,00
domenica ore 16,00
Prevendite, biglietti e tutti gli aggiornamenti sulle date del Tour qui:
www.ticketone.it

TUTTE LE DATE
Bologna
 (PRIMA NAZIONALE, Teatro Il Celebrazioni dal 7 al 10 dicembre 2017
giovedì e sabato ore 21.00 – venerdì ore 16.00 e ore 21.00 – domenica ore 16.00;
PadovaGran Teatro Geox dal 15 al 17 dicembre 2017
MilanoTeatro della Luna dal 23 al 31 dicembre 2017
FirenzeTeatro Obihall, dal 4 al 7 gennaio 2018
Per le altre date della tournée primaverile clicca qui

 

TUTTE LE DATE

Alis
Bologna (PRIMA NAZIONALE, Teatro Il Celebrazioni dal 7 al 10 dicembre 2017
giovedì e sabato ore 21.00 – venerdì ore 16.00 e ore 21.00 – domenica ore 16.00;
PadovaGran Teatro Geox dal 15 al 17 dicembre 2017
MilanoTeatro della Luna dal 23 al 31 dicembre 2017
FirenzeTeatro Obihall, dal 4 al 7 gennaio 2018
Per le altre date della tournée primaverile clicca qui

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