Nuova Stagione di Danza al Teatro Comunale di Ferrara Una ricca proposta che concilia originalità a scelte artistiche ponderate che esaltano la qualità delle coreografie e dei danzatori, tra titoli inconsueti e grandi classici dell'arte coreutica

0
886

FERRARA – Presentato il nuovo programma della stagione di danza 2017-2018

La danza è la forma d’arte che maggiormente consente di comprendere l’evoluzione del linguaggio del corpo in relazione alla cultura nella quale prende vita favorendo inoltre la comprensione tra persone e società, oltreché il modificarsi delle medesime relazioni nel tempo. 

La nuova programmazione della stagione 2017-2018 del Teatro Comunale di Ferrara ruota proprio attorno a questi nuclei tematici che sono tra di loro strettamente collegati.

Punto iniziale è FOCUS AFRICA O DELLE IDENTITÀ NEGATE: ovvero tre proposte dedicate alla danza contemporanea dei paesi africani.

Il 4 Ottobre ad aprire la rassegna sarà Dada Masilo, giovane danzatrice e coreografa nata a Johannesburg, che da più di 10 anni è ai vertici della scena internazionale. Con i danzatori della Dance Factory, Masilo proporrà una nuova versione di Giselle, che ha riscritto con spregiudicatezza e sensibilità, le stesse che caratterizzano i suoi precedenti lavori. Ecco quindi che la protagonista, secondo Masilo, malgrado sia destinata alla morte diventa un personaggio aspro, pronto a vendicarsi per le sofferenze subite e trovando così un suo riscatto.

Robyn Orlin, artista sudafricano, esponente di spicco delle avanguardie culturali del proprio paese sin dagli anni Ottanta, dopo il debutto alla Biennale di Venezia presenterà a Ferrara il 14 Ottobre l’assolo And you see… our honourable sky and ever enduring sun… can only be consumed slice by slice… “Perché non si può essere nello stesso tempo cittadini del mondo e autentici portatori della cultura sudafricana? Perché non è possibile essere gay e nello stesso tempo esponenti della tradizione?” Questi gli interrogativi posti nell’opera. Protagonista di questo lavoro sarà Albert Ibokwe Khoza, scelto da Orlin per la sua capacità di sincretizzare  creatività e curiosità intellettuale della nuova generazione degli artisti sudafricani.

L’ultimo appuntamento del Focus sarà dedicato al Burkina Faso, e vedrà Seydou Boro, coreografo e danzatore burkinabé da tempo residente in Francia, impegnato nella prima italiana il 24 Novembre con  Le Cri de la Chair, una pièce per cinque danzatori e due musicisti in cui si riflette sulle catastrofi contemporanee e sulle tracce indelebili che  queste lasciano nel corpo e nella mente delle persone. Un linguaggio coreografico quello di Boro, nel quale confluiscono amalgamandosi sia esperienze della tradizione africana ma anche del balletto classico, del butho e persino del flamenco.

Il secondo nucleo di appuntamenti del Festival si concentra su GONG. Il progetto si è sviluppato lungo un decennio dalla fondazione da CollettivO CineticO, la compagnia residente diretta da Francesca Pennini. Dal mese di Giugno, a Ferrara, si alterneranno eventi che interesseranno il “corpo” della città visto che le strade, gli edifici, le piazze della città estense si confronteranno in un rispecchiarsi continuo fra le più alte espressioni del Rinascimento ferrarese e le suggestioni della medicina cinese. Il progetto terminerà l’11 Ottobre a Teatro con la prima assoluta di Benvenuto umano, in cui si incontrano riti pagani e culture orientali. Fra le performance legate al progetto GONG vanno segnalati gli appuntamenti fuori abbonamento Serie di vuoti, il 7 Ottobre a Palazzo Schifanoia, e il 25 Novembre L’acqua intrappolata scorre all’indietro negli Imbarcaderi del Casello Estense.

Inseguendo le grandi questioni del nostro tempo curiosamente il Festival accosta in modo del tutto inatteso modalità differenti di relazionarsi tra arte e scienza, ma se l’incontro tra la cultura umanistica e la medicina cinese è al centro del lavoro del CollettivO CineticO, il pluripremiato coreografo Wayne McGregor si avvale della collaborazione di alcuni tra i più importanti scienziati di genetica per mettere in sequenza il suo stesso genoma completo. Da questo progetto nasce quindi Autobiography, in cartellone il 5 Novembre. La pièce combina biografia, documentario ed elaborazione dei codici della natura tramite la danza, McGregor sperimenta un percorso del tutto inesplorato interrogandosi sulla sua stessa vita per trasformarla in un opera coreutica.

Come in ogni stagione sono diverse le proposte che utilizzano la danza contemporanea per una riflessione sul repertorio classico.

Oltre alla già citata Giselle, il rapporto con la tradizione prenderà forma in Carmen / Bolero, in programma il 31 Ottobre, allestimento della MM Contemporary Dance Company in cui sono affiancate le riletture di capolavori della danza del ’900 proposte da coreografi italiani ben noti sul piano internazionale come Michele Merola che firma un insolito Bolero ed Emanuele Soavi con la sua ironica Carmen Sweet.

Prende invece le mosse dal balletto romantico la Bella addormentata, la coreografia creata per lo Junior Balletto di Toscana da Diego Tortelli – uno dei nomi di punta della nuova coreografia in Italia – sarà presentata in prima assoluta al Comunale di Ferrara il primo  Dicembre.

La coreografia italiana sarà in scena anche con Erodiade fame di vento presentata  fuori abbonamento il 25 Ottobre. Firmato da Julie Ann Anzilotti, lo spettacolo viene presentato nell’ambito del progetto RIC.CI. – Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ’80/’90 – in cui la coreografa ricostruisce per la sua attuale compagnia un precedente lavoro da lei creato nel 1993 sul mito di Erodiade, che si ispira all’opera di Mallarmée.

Da segnalare, a completamento delle proposte del Festival di danza contemporanea, le performance di Fuoristrada: due serate fuori abbonamento le sere del 9 e 10 Novembre dedicate alla giovane danza d’autore nell’ambito del progetto ANTICORPI.

La stagione di danza del Teatro Comunale di Ferrara si concluderà nel 2018 con tre proposte di grande interesse:

Per tutti coloro che amano la danza classica lo spettacolo più atteso della stagione sarà senza dubbio Lo Schiaccianoci in programma la sera del 5 Gennaio 2018. Sulla partitura di Čajkovskij viene riproposta la celeberrima edizione firmata da Amedeo Amodio per le coreografie e da Emanuele Luzzati, di cui ricorre quest’anno il decennale della scomparsa, per le coloratissime scene. Si tratta di uno spettacolo ormai storico che debuttò nel 1989, e nel marzo dello stesso anno venne presentato anche a Ferrara con la grande Elisabetta Terabust nei panni di Clara, la protagonista. L’opera riscosse un immediato successo per la sua straordinaria modernità, freschezza e per l’intuizione drammaturgica di Amodio che accanto a parecchie novità scelse di fare del personaggio di Drosselmeyer il motore dell’azione trasformandolo in una sorta di zio “mago” in grado di realizzare le fantasie della piccola Clara. Rimontato nel 2016 con una compagnia di solisti di gran livello questo allestimento continua a riscuotere consensi e lo stesso entusiastico successo di allora in tutti i teatri nei quali viene presentato.

La stagione sarà poi completata da due graditi ritorni. La compagnia Aterballetto proporrà il 25 Febbraio una Serata Morganti/Shechter incentrata sulle nuove creazioni realizzate per la compagnia da Cristiana Morganti, danzatrice del Tanztheater Wupperthal di Pina Bausch nonché coreografa molto apprezzata, e da Hofesh Shechter, una delle personalità di maggiore rilievo della danza israeliana.

Dopo oltre 20 anni di assenza, il 15 Febbraio tornerà a Ferrara con la sua compagnia il coreografo franco albanese Angelin Preljocaj. In programma due sue coreografie: a Un trait d’union, lavoro composto nel 1989 che verte sulla solitudine e sulla necessità di un rapporto con ‘l’Altro’. Accanto alla prima anche la pièce Nuova creazione su musiche di Philip Glass, l’opera sarà presentata a Ferrara in prima nazionale.

Vale infine la pena di segnalare la ricca scelta di occasioni di incontro che faranno da corollario alla stagione, poiché a fianco delle conversazioni con gli artisti in programma, al termine degli spettacoli e del ciclo di film di autori africani programmato al Teatro Off, diverse associazioni culturali hanno collaborato per arricchire la proposta del Comunale apportando i propri contributi.
Il Centro Teatro Universitario ospiterà Fra’ Stefano Luca, missionario e formatore teatrale, che racconterà l’esperienza compiuta in Africa con i bambini soldato; in collaborazione con gli Amici della Biblioteca Ariostea e con il Centro Documentazione Donna sono previsti incontri di approfondimento legati a temi letterari e sociali. Da segnalare l’inedita collaborazione con AMF – Scuola di Musica Moderna di via Darsena impegnata in due appuntamenti musicali collegati al Focus Africa: il 22 Giugno nell’ambito della rassegna “Un fiume di musica” è previsto un aperitivo concerto con l’ensemble Tudantran (afromediterraneo), il 4 Ottobre, in occasione dell’inaugurazione della stagione, dalle ore 20 sullo Scalone d’Onore del Teatro si esibirà Camelot Combo, formazione musicale costituita da un gruppo di percussionisti richiedenti asilo.

Abbonamenti e carnet saranno in vendita dal 14 Giugno, la vendita continua dal 4 Settembre.

INFO
www.teatrocomunaleferrara.it

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here