Elba, perla del Tirreno. Tra miti, leggende, spiagge caraibiche e mare turchino

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TOSCANA – Mare incontaminato, spiagge caraibiche, clima ventilato, piccoli paesini abbarbicati su speroni di roccia in cui il tempo sembra essersi fermato: è l’Isola d’Elba, una piccola perla incastonata nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, a due passi dalla costa e facilmente raggiungibile dal porto di Piombino.

Narra la leggenda che le isole dell’Arcipelago Toscano nacquero dal mare quando Afrodite, la dea greca della bellezza e dell’amore, venne al mondo. La dea, in seguito associata dai romani a Venere, prese vita dalla schiuma del mare (Afros) e, già perfettamente adulta, si affrettò a raggiungere la riva dove la attendeva Eros. Nella foga dei movimenti, la collana di perle che portava al collo si slacciò e sette perle caddero in mare, fermandosi sulla superficie anziché sprofondare. Nacquero così sette isole: Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona. Dai flutti della schiuma marina circostante si formarono invece tutti gli scogli e gli isolotti minori che le circondano.

Questo almeno secondo Esiodo. Leggermente diversa, ma altrettanto affascinante, la storia secondo Omero: Venere, dea gentile, arrendevole e un po’ distratta, un giorno venne convocata da Zeus, suo padre. Nella fretta di raggiungerlo, la collana che stava cercando di allacciarsi al collo le scivolò di mano, il filo si ruppe e sette perle caddero dall’Olimpo, andando ad incastonarsi nel blu dell’alto Tirreno.

Vero è che le isole dell’arcipelago toscano sono intrise di storia, mito e leggende e che queste, associate agli straordinari scenari naturali che le caratterizzano, ben spiegano la tendenza degli antichi ad accostarle a Venere.

L’arcipelago è infatti un paradiso di paesaggi tutti diversi ma egualmente affascinanti, ognuno con storie e tradizioni proprie, che li rendono unici nel loro genere.

L’isola d’Elba, la più estesa del gruppo, ne riassume tutte le caratteristiche, condensandole in una straordinaria varietà di bellezze naturali e luoghi incontaminati: dalle spiagge tutte diverse tra loro per esposizione e natura geologica ai variopinti paesini della costa, dai borghi abbarbicati sulle rocce a quelli adagiati sui dolci pendi della costa meridionale, dagli scenari caraibici delle sue acque cristalline alle asperità montane del Monte Capanne, fino alla natura selvaggia e brulla della zona delle miniere, nel versante orientale.

Ma sono senz’altro le spiagge la sua attrattiva principale. Tutte diverse, come si è detto, tanto che è possibile cambiare completamente scenario da un giorno all’altro e spesso, vista la superficie ridotta dell’isola (224 Km quadrati), in poco più di mezzora.

L’Elba, d’altra parte, è famosa proprio per l’infinita varietà di cale e calette di cui dispone. Alcune raggiungibili solo in barca ma altre, la maggior parte, perfettamente accessibili a piedi grazie a un dedalo di sentierini, scale e scalette che – addentrandosi nella macchia mediterranea, tra cespugli di ginestre, fichi d’india, oleandri e ogni altra varietà di vegetazione spontanea pittorescamente incastonata tra le rocce – conducono al mare.

Per scoprirle basta percorrere le strade costiere in auto o in scooter e fermarsi nei piccoli spiazzi dove spesso già sostano altri occasionali veicoli. Oppure recarsi presso i locali uffici turistici o nelle edicole e procurarsi, gratuitamente o a poco prezzo, le mappe illustrate e le pubblicazioni che le documentano. Internet fornisce senz’altro preziose informazioni ma non va dimenticato che, sotto il sole a picco dell’isola, gli schermi di tablet e smartphone non sono sempre perfettamente leggibili. Una volta arrivati sull’isola, inoltre, ci accorgeremo di come il turismo si sia diffuso in tale armonia con la storia e le tradizioni locali che, tra pescatori, pescherie, antichi forni e attività artigianali, anche le abitudini più vintage acquistano nuovo fascino.

Nel tempo rallentato e sonnacchioso dei piccoli borghi – marini e non – verrà spontaneo passeggiare pigramente a piedi, chiacchierare del più e del meno con gli avventori locali o recarsi in bicicletta al forno di prima mattina per acquistare la caratteristica “schiaccia” (una focaccia all’olio condita con rosmarino tipica del luogo) o altri prodotti locali analoghi da portare in spiaggia, come la famosa torta “briaca” (un dolce di mandorle, pinoli e nocciole dall’impasto asciutto e dal colore rossastro che deve il suo colore all’Alchermes e il suo nome all’aggiunta di Aleatico, una locale variante di vino Passito).

Tra le calette più belle, solo per citarne alcune, segnaliamo: Capo Bianco, dalle candide scogliere a picco sul mare, Acquarilli, di sabbia e ciotoli neri che spiccano sulle acque cristalline, Seccheto, con le sue lastre di roccia piatta che formano piscine naturali, Sansone, di ciotoli e ghiaia bianca, Sant’Andrea con le incantevoli scogliere granitiche di Capo Sant’andrea e le calette nei dintorni di Punta Fetovaia e Cavoli. Quest’ultima, con le sue acque verde-opale e le caratteristiche rocce dall’aspetto lunare, consigliamo però di visitarla nelle prime ore della mattina perché essendo accessibile direttamente in auto è spesso sovraffollata.

Spiaggette a parte, per i più avventurosi è possibile praticare sull’isola ogni sorta di sport: snorkeling e attività subacquee (numerosi i diving center che offrono supporto per le escursioni, tra cui quelle ai relitti di tutte le epoche di cui l’Elba abbonda), vela e canoa (a Cavo e Portoferraio sono presenti due vere e proprie scuole con programmi intensivi), trekking (tra i sentieri più originali suggeriamo il sentiero dei Mostri di Pietra, poco noto ai più ma decisamente suggestivo, con partenza da Marciana, sopra la Fortezza Pisana, nei pressi del Santuario della Madonna del Monte); per gli appassionati di mountain bike segnaliamo invece, a Marina di Campo, un piccolo negozietto posto all’entrata del paese dove è possibile noleggiare ogni sorta di bici, da strada e non. L’esercizio è gestito dall’allenatore dalla locale società sportiva di mountan bike, che annovera tra gli altri la pluripremiata promessa del mountain bike italiano, Alessia Bulleri; noi lo abbiamo scoperto per caso e lo consigliamo per l’affabilità e la disponibilità di tutto lo staff, oltre che per la possibilità di provare in loco bici e attrezzature di ogni livello. Da non dimenticare poi surf e windsurf: sempre a Marina di Campo, in zona pineta, consigliamo una visita allo Zepyhr, piccolo centro windsurf con punto di ritrovo in spiaggia, a cui si accede da un vialetto sterrato nei pressi del residence Iselba e dove è uno spettacolo anche solo veder sfrecciare, nelle giornate più ventose, l’istruttore locale, curiosamente originario delle Dolomiti e maestro di sci durante l’inverno. Obbligata anche una sosta, magari serale, nel ristorante sul mare Da Piero, ricco di specialità a base di pesce e ottimi vini, con impagabile vista sul golfo nel fresco della pineta.

Altri sport: forse non tutti sanno che all’Elba, in località Acquabona, si trova un piccolo ma splendido golf club con 9 buche da campionato, perfettamente gestito e molto frequentato dagli stranieri, con tee panoramici dai dislivelli intriganti e viste mozzafiato. Non all’altezza invece, secondo le nostre valutazioni, il secondo campo presente sull’isola, presso il golfo de La Biodola, nonostante regolarmente affiliato FIG.

Concludiamo con una nota di conforto per i più pigri e per chi cerca semplicemente un puro e totale relax: non mancano all’Elba località dotate di ombrelloni lettini e spiagge attrezzate: tra queste la Biodola, bellissima spiaggia di sabbia fine collocata in una sorta di anfiteatro naturale, il cui fondale degrada dolcemente nel mare turchese e consente di passeggiare fino al largo. Procchio, piccolo centro abitato al crocevia tra Portoferraio, Marina di Campo e Marciana Marina, un po’ trafficato ma la cui spiaggia, un ampio arenile sabbioso, vale senz’altro il soggiorno. E infine la stessa Marina di Campo, uno dei centri più vivaci e caratteristici dell’isola, la cui lunga distesa di sabbia bianco-dorata si estende dal centro del paese fino alla vicina pineta ed è la più grande dell’isola.

Il consiglio è comunque per tutti di partire equipaggiati con scarpe da ginnastica e comode calzature estive, a prescindere dalle intenzioni di partenza. Perché una volta giunti in loco sarà impossibile resistere, almeno per un giorno, al richiamo dei sentierini sterrati che conducono al mare, al fascino di un’escursione – magari serale –  tra le ripide calli di borghi come Marciana Alta, San Piero o Sant’ilario o alla tentazione di inerpicarsi lungo una qualunque delle passeggiate che si snodano attraverso la macchia mediterranea. Noi possiamo solo confermare che ne vale la pena.

Gli spettacoli sono impagabili.

ALTRE INFO

Per approfondimenti su quanto citato nell’articolo:
Zephyr (Scuola di Windsurf, Marina di Campo): www.zephyr-w.com
Da Piero (Ristorante/bar sulla spiaggia, Marina di Campo): www.facebook.com/dapieroiselba/
Elba Golf Club Acquabona (Campo da golf 9 buche, par 68, club house, piscina, residence): www.elbagolfacquabona.it
Velonext (Noleggio bici e Mountain Bike, Marina di Campo): www.velonext.com
Elbadiving (Escursioni subacquee all’Elba e Pianosa): www.elbadiving.it
Andar per sentieri (info su escursioni e iniziative gratuite)www.facebook.com/groups/116596185105862/

Due righe a parte merita il sentiero dei Mostri di Pietra, inaugurato nel 2012, un bellissimo esempio di progetto di recupero ambientale finanziato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, patrocinato dal Comune di Marciana in collaborazione con i volontari che agiscono per l’associazione forestali dell’isola, i locali circoli culturali e le scuole elementari di Marciana e che deve larga parte della sua realizzazione al lavoro di sensibilizzazione svolto nel tempo da Nello Anselmi, fotografo e albergatore locale, oltre che del team di cui fa parte. Consigliata pertanto una visita in località Marciana / Sant’Andrea, dove è possibile acquistare il libro con tutte le fotografie di queste straordinarie formazioni rocciose, corredate dagli altrettanto suggestivi testi dell’autore.
il Libro è acquistabile anche presso le librerie – elbane e non – elencate qui.
Oltre che ovviamente presso l’Hotel Cernia Isola Botanica, gestito dallo stesso Nello Anselmi e immerso in un delizioso giardino botanico visitabile gratuitamente.

Sotto: Mostri di Pietra, alcune immagini dal libro omonimo, credits ©2006 Ph. Nello Anselmi (all right reserved – use by permission)

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Classe '63, consulente di Marketing e Comunicazione sui canali digitali, è appassionata di cinema, fantascienza, arte, musica e spettacolo, con particolare riferimento a tutto ciò che contamina massivamente e in forma inestricabile quanto appena elencato sopra. Accanita consumatrice di serie TV, B-Movie, Urania, fantascienza e musicalmente fuori dagli schemi. Ama la neve, lo snowboard, il golf e le sfide. Digital addicted. Odia i percorsi lineari, la mancanza di fantasia e i bunker. Incidenti di percorso: Laurea in Lingua e Letteratura Anglo-Americana, Diploma di tecnico-progettista di Ipertesti, Master in Marketing, Comunicazione e Nuove Tecnologie con approfondimenti di semiotica applicata alla Comunicazione Pubblicitaria e al Marketing Digitale.

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