Floria Sigismondi, la regista visionaria che stregò David Bowie Tra le molte donne di talento che vorremmo vedere più spesso alla regia c'è una nostra connazionale, l'italo-canadese Floria Sigismondi. Come spesso accade ai professionisti di cinema e tv che stanno dietro le quinte, probabilmente il suo nome vi dice poco, ma quasi sicuramente amate senza saperlo alcuni dei suoi migliori lavori.

0
2187
Floria Sigismondi

CINEMA, VIDEO CLIP, SPOT PUBBLICITARI, SERIE TV – Sono i mondi paralleli in cui si manifesta a fasi alterne, da almeno vent’anni a questa parte, il talento eclettico e visionario di Floria Sigismondi, una regista che se siete appassionati di musica e di immagini in movimento avrete incrociato sicuramente almeno una volta nella vita. E se è successo ne sarete rimasti stregati. Vogliamo scommettere? 

Floria Sigismondi è una straordinaria regista di videoclip musicali e ha collaborato con musicisti del calibro di Marilyn Manson, Katy Perry, Rihanna, Bjork, ma anche InterpolSigur Rós e the Cure, oltre ad aver diretto alcuni episodi di acclamatissime serie tv e spot pubblicitari d’autore. A lei furono affidati ben quattro videoclip del mai troppo compianto David Bowie – e lui di genio è innegabile che se ne intendeva.

Floria Sigismondi ha l’arte nel sangue, così come nel nome, ispirato dalla Tosca di Giacomo Puccini. I suoi genitori sono entrambi cantanti d’opera e lasciarono Pescara per il Canada quando Floria aveva due anni. Fin da bambina dimostrò uno spiccato interesse per la pittura e il disegno, che si fuse con l’amore per la fotografia durante i suoi studi all’Ontario College of Art & Design University. Agli inizi della sua carriera, Sigismondi era una fotografa di moda, ma non passò molto prima che la sua curiosità verso la musica e le immagini in movimento la portassero a realizzare i primi videoclip per band canadesi. Il suo particolarissimo stile estetico – affascinato dal deforme, il grottesco e il dark – si fece notare dal re del bizzarro, Marilyn Manson, che la volle alla regia di The Beautiful People e di Tourniquet nel 1996.

SOTTO: David Bowie, The Next Day (video ufficiale)

Il talento di regista e la fascinazione di Floria per un misto tra gotico e body horror la portarono a collaborare negli stessi anni con David Bowie, che le affidò la realizzazione dei vidoclip di Little Wonder e Dead Man Walking, assecondando l’eleganza della sua personalissima stranezza. Non a caso, il Duca Bianco tornò da Sigismondi per regalarci i suoi due lavori del 2013, The Stars (Are Out Tonight) e The Next Day, popolati di grandissime star della recitazione come Tilda Swinton e Gary Oldman.

Tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000, Sigismondi ha realizzato alcuni dei videoclip più creativi della scena rock alternative, lavorando con i Sigur Rós, con Björk, gli Interpol e Leonard Cohen, intrufolandosi nel pop dal 2003, quando rielaborò Christina Aguilera nel cupissimo Fighter. Tra le sue mani sono poi passati The Cure, White Stripes e Muse, fino alla consacrazione ultra pop con Katy Perry, Ellie Goulding, P!nk, Justin Timberlake e Rihanna, per i quali Floria ammorbidisce le amatissime tinte fosche dei suoi lavori più oscuri conservando il dinamismo e la spettacolarità delle sue migliori opere. L’ambiente musicale non è comunque l’unico ad aver approfittato della straordinaria immaginazione di Floria, che ha continuato anche il percorso nella moda e nel design con clip pubblicitarie e cortometraggi per mostri sacri come Thierry Mugler per la campagna del profumo Alien, Gucci e Samsung.

SOTTO: Lo spot pubblicitario di Alien,Thierry Mugler (Profumo)

Poteva Floria tenersi lontana dal cinema? Ovviamente no e meno male. Nel 2010 dirige il suo primo lungometraggio, The Runaways, ispirato all’omonima girl band composta da Joan Jett, interpretata nel film da Kristen Stewart, e da Cherie Currie, che ha il volto di Dakota Fanning. L’ottimo debutto e il pazzesco curriculm fanno ben sperare per il futuro, dato che Sigismondi ha ottenuto la regia dell’horror The Turning, dove reciterà tra l’altro anche Finn Wolfhard, l’adorabile Mike di Stranger Things. Non che ci sia bisogno di ulteriori conferme per la compatibilità tra Floria e l’horror, come illustra magnificamente la serie di corti prodotti dal New York Times per celebrare gli attori più brillanti del 2017, da Nicole Kidman a Jake Gyllenhaal, tutti dedicati a uno specifico tema tipico della narrazione del terrore, dal vampiro al cannibalismo, confezionato magistralmente nel patinato e allucinante virtuosismo della loro regista.

Pensavate che fosse finita qui? E invece c’è ancora molta Floria Sigismondi da scoprire, andando a scavare nelle sue recentissime partecipazioni come regista a serie tv da urlo. Il primo contatto con la serialità arriva per Floria nel 2014 con la serie horror Hemlock Grove, di cui dirige l’episodio “Bodily Fluids”. Due anni dopo l’esperimento si ripete, stavolta nella prima stagione di Darevil, che affida alla regista la puntata fondamentale con il ritorno di Elektra. Saliamo di un ulteriore gradino per arrivare a The Handmaid’s Tale, la super premiata serie distopica tratta dal romanzo di Margaret Atwood. In questo caso a Floria viene dato spazio per ben due episodi, “The Other Side” e il doloroso “A Woman’s Place”. A coronare un percorso già degno di lode, arriva il finale di stagione di uno dei prodotti più splendidi del 2017, l’American Gods tratto da Neil Gaiman e prodotto da Bryan Fuller con l’incredibile chiusura di “Come to Jesus”.

Floria Sigismondi si presenta insomma come un’artista versatile e contemporaneamente molto particolare, che spazia con abilità dalla tv al videoclip, trasportandoci ogni volta in un mondo fatato, a tratti inquietante e visivamente bellissimo.
Che si tratti di Rihanna nell’ultimo Star Trek, di Nicole Kidman in The Possessed o delle nuove puntate di The Handmaid’s Tale previste in TV per aprile 2018… che dire.
Ne vogliamo di più, ovunque sia possibile.

SOTTO: Rihanna, Sledghammer (Star Trek Beyond OST, official videoclip)

SOTTO: Nicole Kidman, The Possesed

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here