Le fotografie surrealiste di Lee Miller in mostra a Bologna Surrealista per sguardo e surrealista per lessico utilizzato, modella e musa ispiratrice di Man Ray, amica di Picasso, Ernst, Cocteau e Mirò, Lee Miller fu l’unica fotografa donna a seguire gli alleati durante il D-Day e a documentare le attività al fronte durante la liberazione.

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Lee Miller bologna mostra fotografia
David E. Scherman by Lee Miller © Lee Miller Archives England 2018. All Rights Reserved. www.leemiller.co.uk

BOLOGNA − Dal 14 marzo al 9 giugno 2019 Palazzo Pallavicini ospiterà “Surrealist Lee Miller”, la prima retrospettiva italiana dedicata a Lee Miller, una delle fotografe più importanti del Novecento. 

Donna intraprendente e caparbia, Lee Miller è stata una modella di straordinaria bellezza, un’impavida corrispondente di guerra ma soprattutto una fotografa di eccelsa bravura.

Surrealist Lee Miller” è una mostra che vuole porre l’attenzione sullo sguardo surrealista della fotografa che, formatosi alla fine degli anni Venti a Parigi, travalica questo breve frangente temporale per diventare tratto peculiare della sua poetica.

Surrealista è il suo modo di osservare, così come lo è il lessico fotografico da lei utilizzato, il quale è caratterizzato dall’uso di metafore, antitesi e paradossi visivi volti a rivelare la bellezza inconsueta della quotidianità.

L’esposizione, organizzata da Palazzo Pallavicini e curata da ONO arte contemporanea, si compone di 101 fotografie provenienti dall’archivio Lee Miller che ripercorrono l’intera carriera artistica della fotografa, attraverso quelli che sono i suoi scatti più famosi ed iconici, compresa la sessione realizzata negli appartamenti di Hitler, raramente esposte anche a livello internazionale e mai diffuse a mezzo stampa per l’uso improprio fattone negli anni da gruppi neonazisti.

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Self portrait by Lee Miller © Lee Miller Archives England 2018. All Rights Reserved. www.leemiller.co.uk

Lanciata da Condé Nast, sulla copertina di Vogue nel 1927, Lee Miller fin da subito diventa una delle modelle più apprezzate e richieste dalle riviste di moda. Molti i fotografi che la ritraggono – Edward Steichen, George Hoyningen-Huene o Arnold Genthe – e innumerevoli i servizi fotografici di cui è stata protagonista, fino a quando – all’incirca due anni più tardi – la Miller non decide di passare dall’altra parte dell’obiettivo.

Rimane colpita profondamente dalle immagini del fotografo più importante dell’epoca, Man Ray, che riesce ad incontrare a Parigi diventandone modella e musa ispiratrice. Ma, cosa più importante, instaura con lui un duraturo sodalizio artistico e professionale che assieme li porterà a sviluppare la tecnica della solarizzazione.

Lo stile della giovane Lee in poco tempo si fa tecnicamente maturo e concettualmente sofisticato grazie alle molte influenze che riceve in questo straordinario periodo della sua vita. Non smette mai di imparare, neanche quando si trova sul set come modella, attività che continua a svolgere collaborando principalmente con il fotografo di Vogue, il barone russo George Hoyningen-Huene, severo e intransigente, ma che con lei instaura una duratura amicizia.

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Nude Bent Forward by Lee Miller © Lee Miller Archives England 2018. All Rights Reserved. www.leemiller.co.uk

Amica di Picasso, di Ernst, Cocteau, Mirò e di tutta la cerchia dei surrealisti, Miller in questi anni apre a Parigi il suo primo studio diventando nota come ritrattista e fotografa di moda. Nel 1932 si sposta a New York per aprire un nuovo studio fotografico che, nonostante il successo, chiude due anni più tardi quando per seguire il marito – il ricco uomo d’affari egiziano Aziz Eloui Bey – si trasferisce al Cairo.

Intraprende lunghi viaggi nel deserto e fotografa villaggi e rovine, iniziando a confrontarsi con la fotografia di reportage, un genere che Lee Miller porta avanti anche negli anni successivi quando, insieme a Roland Penrose – l’artista surrealista che sarebbe diventato il suo secondo marito – viaggia sia nel sud che nell’est europeo.

Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939, lascia l’Egitto per trasferirsi a Londra e inizia a lavorare come fotografa freelance per Vogue. Nel 1944 diventa corrispondente accreditata al seguito delle truppe americane e collaboratrice del fotografo David E. Scherman per le riviste “Life” e “Time”.

Fu lei l’unica fotografa donna a seguire gli alleati durante il D-Day, a documentare le attività al fronte a durante la liberazione. Le sue fotografie ci testimoniano in modo vivido e mai didascalico l’assedio di St. Malo, la Liberazione di Parigi, i combattimenti in Lussemburgo e in Alsazia e, inoltre, la liberazione dei campi di concentramento di Dachau e Buchenwald. È proprio in questi giorni febbrili che viene fatta la scoperta degli appartamenti di Hitler a Monaco di Baviera ed è qui che scatta quella che probabilmente è la sua fotografia più celebre: l’autoritratto nella vasca da bagno del Führer.

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Relaesed prisoner in striped prison dress by Lee Miller © Lee Miller Archives England 2018. All Rights Reserved. www.leemiller.co.uk

Dopo la guerra Lee Miller ha continuato a scattare per Vogue per altri due anni, occupandosi di moda e celebrità, ma lo stress post traumatico riportato in seguito alla permanenza al fronte contribuì al suo lento ritirarsi dalla scena artistica, anche se il suo apporto alle biografie scritte da Penrose su Picasso, Mirò, Man Ray e Tapies fu fondamentale, sia come apparato fotografico che aneddotico.

INFO

Surrealist Lee Miller
14 marzo – 9 giugno 2019
Palazzo Pallavicini
Via San Felice, 24 – Bologna

www.palazzopallavicini.com

BIGLIETTI QUI
Per informazioni: +39 3313471504
info@palazzopallavicini.com

ORARI:

Da giovedì a domenica: 11-20 (ore 19 ultimo ingresso)
Chiuso il lunedì, martedì e mercoledì
Aperture straordinarie:
22 e 25 aprile 11-20 (ore 19 ultimo ingresso)
1 maggio 11-20 (ore 19 ultimo ingresso)
2 giugno 11-20 (ore 19 ultimo ingresso)

Biglietto d’ingresso – Tariffe:
– Intero: euro 14,00 audioguida utilizzabile esclusivamente tramite App.
– Ridotto: euro 12,00 (dai 6 ai 18 anni non compiuti, over 65 con documento, studenti fino a 26 anni non compiuti con tesserino, militari con tesserino, guide turistiche con tesserino, giornalisti praticanti e pubblicisti con tesserino regolarmente iscritti all’Ordine, accompagnatori diversamente abili in compagnia del disabile, soci ICOM con tesserino)
– Gruppi (minimo 15 persone): euro 10,00 (1 accompagnatore gratuito)– Scuole: euro 5,00 (2 accompagnatori gratuiti per ogni classe)
– Bologna Welcome e Bologna Card Musei: euro 9,00
– Giovedì Università (con tesserino): euro 9,00
– Gratuito: bambini sotto i 6 anni, disabili con certificato
– Biglietto famiglia con figli dai 6 ai 18 anni non compiuti:
Genitore euro 10,00, minori dai 6 ai 18 anni non compiuti euro 8,00
– Biglietto Open: euro 16,00 | Biglietto con prenotazione senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra

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