Il profumo come forma d’arte. In mostra presso la Somerset House di Londra Somerset House celebra il profumo attraverso un percorso decisamente anticonvenzionale, che equipara le fragranze ai colori di una tavolozza, alle note di un pentagramma, in sintesi a qualunque altro mezzo artistico-espressivo capace di proporsi al pubblico con un suo linguaggio. Disegnando così un inedito viaggio multi-sensoriale alla scoperta del panorama odierno delle fragranze più in voga

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Somerset House - il profumo come forma d'arte

LONDRA – Somerset House, dimora iconica della scena culturale londinese e melting pot artistico, ospita dal 21 giugno al 23 settembre un interessante percorso olfattivo dal titolo: “Perfume: a sensory journey through contemporary scent”.

In associazione con Coty e Peroni Ambra e il sostegno di Givaudan e Liberty, la mostra si propone di esplorare il profumo come forma d’arte. Perfettamente in grado di coesistere al fianco di discipline quali la musica e la fotografia, l’arte del profumo si insinua nel panorama culturale del ventunesimo secolo.

È innegabile, infatti, che la percezione del profumo stia cambiando. Non più semplice accessorio di seduzione e bellezza, il profumo, oggi, vuole essere meno moda e più cultura, meno estetica e più contenuto.

Metallo, fiori, sangue, inchiostro, latte, sudore, saliva, sperma, legno, sandalo, fumo, spezie, biscotti, cloro. È con questo carosello di parole che inizia un viaggio multisensoriale attraverso il panorama contemporaneo dei profumi: ogni parola un profumo, ogni profumo un’immagine, ogni immagine un ricordo.

Il percorso espositivo si snoda attraverso il racconto olfattivo, tattile e visivo di dieci fragranze e dei nasi che le hanno create, andando a comporre lo scenario dei profumi che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni.

Ad addentrarsi nel percorso ci si aspetterebbe di essere invasi dagli odori, invece, com’è noto, i profumi amano farsi scoprire. Si nascondono negli oggetti che riempiono le stanze spoglie, perfino asettiche. Pervadono le installazioni in maniera sottile, instaurando un continuo dialogo con il visitatore che viene invitato dal primo momento ad annotare le proprie impressioni su un foglio bianco distribuito all’ingresso.

Nessun titolo, nessuna targa descrittiva presente nelle dieci sale. Gli ospiti sono liberi di esplorare, di accedere ad ogni stanza e agli angoli più remoti della propria memoria inspirando la fragranza senza nome e assegnandole una personalissima connotazione.

È l’ultima sala alla fine di ogni sezione a svelare il nome del profumo e il suo creatore. Qui il silenzio contemplativo viene rotto dai commenti dei visitatori che si accalcano davanti alle targhe descrittive confrontando i testi con le proprie riflessioni appuntate.

Si parte dalla fragranza sperimentale Comme des Garçons 2 di Mark Buxton, per continuare con l’eccentrica Molecule 01 di Geza Schoen, la controversa Sécrétions Magnifiques di Antoine Lie, la brezza leggera di En Passant di Olivia Giacobetti e l’aroma floreale di Purple Rain di Daniela Andrier per Prada.

La seconda sezione si apre, invece, con la fragranza agreste El Cosmico di David Seth Moltz, seguita dallo spirito selvatico di Charcoal di Lyn Harris, l’avvolgente L’Air du Désert Marocain di Andy Tauer, il misticismo di Avignon di Bertrand Duchaufour per finire con la scarica adrenalinica di Dark Ride di Killian Wells.

Proprio come sulla tavolozza dei colori di un pittore, gli ingredienti, sia naturali che sintetici, vengono mescolati e rielaborati dai nasi per dare origine a fragranze originali e conturbanti che attivano i sensi e stordiscono gli animi. Gli intenditori rivelano che sono oltre 3000 gli ingredienti che compongono la palette di sostanze a disposizione dei mastri profumieri decisi a rivoluzionare lo scenario contemporaneo dei profumi.

Un contesto interessante in grado di accendere la curiosità dei visitatori che concluderanno il proprio tour in un piccolo laboratorio alla scoperta del processo creativo di una fragranza. Qui, esperti profumieri e studenti della prestigiosa scuola di profumeria Givaudan accoglieranno gli ospiti invitandoli a toccare con mano (e ficcare il naso!) nelle singole note che compongono le diverse fragranze.

Per i più appassionati poi, c’è la possibilità di partecipare alle sessioni settimanali dove gli artisti si cimentano nella creazione di una profumazione totalmente nuova, dalla materia prima al prodotto finito.

Così, mentre i profumi diventano sempre più complessi e concettuali, a volte perfino non indossabili, siamo tutti invitati a chiederci: cosa vogliamo davvero da un profumo?

INFO

Perfume: a Sensory Journey through Contemporary Scent
Somerset House Trust
South Building, Somerset House
Strand, London – WC2R 1LA
Orari:
Lunedì, Martedì, Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00)
Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle 11.00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)
Biglietteria:
Ingressi da £11.00, ridotto £9.00

Ingresso libero per i bambini sotto i 12 anni purché accompagnati da un adulto.
Si ritiene la mostra non adatta a persone allergiche o intolleranti al profumo.

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