Street Art. Guida alla scoperta di un museo a cielo aperto nel quartiere Navile di Bologna, Zona NG 6.16

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BOLOGNA – Street Art, Arte Urbana, graffiti, murales, recupero architettonico, ri-semantizzazione di contesti urbani, arte partecipata. Comunque vogliamo chiamarla, tutti oggi sappiamo più o meno di cosa si tratta. Pochi sanno però come nasce, dove poterla ammirare e quanto sfumata è la storia che sta dietro alcuni di questi progetti.

La Zona NG 6.16, acronimo di zona Navile-Gorki, numeri civici 6-16, è un piccolo museo a cielo aperto nel quartiere Navile, in periferia di Bologna. Grazie al progetto R.U.S.Co, ideato dall’associazione Serendippo, nell’ottobre del 2017 quattordici artisti hanno dipinto i muri della struttura polifunzionale recentemente intitolata al partigiano William Michelini, situata appunto in via Gorki tra i numeri civici 6 e 16. Abbiamo chiesto alla fondatrice di Serendippo, Etta Polico, di accompagnarci nella visita alla struttura, per ammirare il risultato di questo progetto ambizioso, completamente finanziato dal basso e che ha coinvolto tutta la comunità.

Guida alla Zona NG 6.16

Abbiamo incontrato Etta Polico nel bar situato al centro della struttura, dove “tutto ha avuto inizio”. Dopo una breve chiacchierata sulle origini e gli scopi del progetto R.U.S.Co, Etta ci ha fatto fare un tour della Zona NG con la passione di chi vede realizzata quella che, inizialmente, era solo un’idea.

Dal bar al piazzale esterno

Raffigurazione murale del Partigiano Michelini, collocata sulla parete fronte bar. Opera di Luca Hernandez, aka LAH.

Uscendo dal bar ci siamo subito trovati davanti all’opera dedicata al partigiano William Michelini a cui è stato intitolato il Centro Gorki. Osservando l’opera, realizzata con le bombolette spray, è facilmente riconoscibile la mano di LAH, writer di grande talento che spesso ritrae volti caratterizzati da un’espressività disarmante, scomparso purtroppo a soli 24 anni in seguito a un incidente stradale, nel novembre 2017. Girando l’angolo, ecco “Ciclo dei mesi” di Guerrilla SPAM, una rappresentazione dei mestieri e dei mesi dell’anno. L’intervento si sviluppa su diverse superfici del centro civico Corticella ed è in bianco e nero. Subito dopo, sul muro della biblioteca di Corticella, “Human Behavior” di Loris Dogana. Etta ci ha spiegato che le parti del dipinto simili a coni gelato, sono in realtà gomitoli di pensieri. Sulla sinistra, invece, sul muretto che separa la struttura dal piazzale esterno, “Paesaggio Umano” di Fuoco Armato colora il muretto che separa la struttura dal piazzale esterno.

Il piazzale esterno

Piazzale esterno: L’opera pixelata su fondo giallo di Krayon e il Pinocchio rivisitato di Andrea Casciu.
Piazzale esterno: vista allargata

Scendiamo le scale e, sul lato opposto del muretto, troviamo l’opera pixelata su fondo giallo di Krayon. In alto, sulla facciata della struttura rivolta verso il piazzale esterno, campeggia uno dei personaggi di Andrea Casciu. Il dipinto copre l’intera facciata e rappresenta nello specifico, una rivisitazione di Pinocchio. Proseguendo il giro esterno da destra incontriamo “Ingranaggi emotivi” di Giorgio Bartocci su una delle facciate della sala Centofiori. Sulla facciata più esterna della struttura, invece, ecco i Cane Morto. Esattamente dal lato opposto Etta ci ha mostrato su una parete il bellissimo murales di Kiki Spiki, una ragazza che si rotola in un campo fiorito. La scala d’accesso al terrazzo del quartiere, situata sempre nel piazzale esterno della struttura, è stata animata con occhi, capelli e mano e si appresta a inghiottirci nelle sue fauci giallo-rosso-blu. “Primati” di Dem vuole ricordarci che diventare grandi vuol dire imparare, giocare con le regole dei piccoli.

Il giro esterno

La torre della centrale termica con il murales a tutta altezza di Loris Dogana, “Arbor Nubilorum”.

Prima di procedere con il giro esterno della struttura Etta ci fa notare qualcosa che, nonostante la sua altezza, non salta subito all’occhio.

Bisogna infatti alzare lo sguardo verso l’alto dando le spalle al centro civico Corticella per vedere la torre dipinta da Loris Dogana, che si staglia nel cielo quasi mimetizzandosi con esso (foto sopra). Il disegno, che colora il cemento riprendendo le chiome degli alberi, il bianco delle nuvole e l’azzurro del cielo, rappresenta l’energia inquinante che si trasforma in energia pulita. L’opera richiama volutamente – per forme, colori e tratti – il naso del Pinocchio di Andrea Casciu, posto sull’altro lato della piazzetta, a cui strizza l’occhio proiettandolo in verticale. E non è un caso, ci conferma Etta, poiché gli artisti hanno lavorato a stretto contatto, confrontandosi l’uno con l’altro, per tutta la durata del progetto.

Diamond e Solo
Il murales con le opere di Diamond e Solo

Proseguiamo verso destra e troviamo Spiderman disegnato da SOLO e un dipinto di Diamond dedicato a una vecchia pubblicità dell’acqua delle fonti di Corticella (anticamente Via delle Fonti, ndr). Continuiamo il giro esterno della struttura e troviamo un lungo murales di Athena e Percy Bertolini intitolato “24 ore senza i vostri privilegi”, che invita i passanti a imparare a vivere senza bisogno di avere il superfluo e a smettere di essere delle marionette guidate dai propri privilegi. Un messaggio forte veicolato da un murales imponente e suggestivo, realizzato interamente in bianco e nero. Giriamo l’angolo e, sulla parete della scuola, troviamo “Le formiche colorate” di Awer. Concludiamo il tour della struttura attraversando un colonnato in cui il cemento dei pilastri si anima di forme antropomorfe, popolato dai caratteristici e festosi personaggi bianco-cremisi di Yuri Romagnoli, in arte Hopnn (foto sotto).

Il colonnato con i pilastri in cemento dipinti da Iury Romagnoli, aka Hoppn

Quello presentato sopra è solo uno degli itinerari possibili di una visita che vi consigliamo assolutamente di effettuare, non solo perché la Zona NG 6.16 ospita tante opere che sarebbe impossibile menzionare una per una, ma anche perché costituisce una sorta di cantiere sempre aperto, che si trasforma nel tempo e si arricchisce continuamente di nuovi contributi. L’unico modo per ammirarli tutti è andare a farci un giro e vedere di persona.

Intanto ecco di seguito la gallery con le foto delle opere citate, più alcuni dei tanti altri murales che potrete scoprire di persona a fondo pagina.

ARTISTI: Anneo (Elisa); Athena; Awer; Bartocci (Giorgio); Canemorto; Delnievo (Cinzia); DEM; Diamond; Fuoco Armato; Guerrilla Spam; Hopnn; IlBert;Krayon; LAH; Percy Bertolini; Rmogrl Ottantunoventi; Romani (Sonia); Silvi (Maria Ambra); Solo

Il progetto “Zona NG”

Le tappe del progetto

Il 25 aprile 2017 il Centro polifunzionale di via Gorki è stato intitolato al partigiano William Michelini. L’associazione Serendippo ha colto l’occasione per coinvolgere il quartiere in un progetto di recupero urbano degli spazi pubblici che avrebbe dato nuova vita al centro. L’associazione ha coinvolto alcune classi della scuola media del quartiere: ai ragazzi è stato chiesto di intervistare i nonni, chi frequentava il bar situato al centro della struttura, chi incontravano per strada per capire come valorizzare il quartiere. Ad aprile è nata la prima bacheca disegnata dai ragazzi con la risposta alle domande “Come volete che venga valorizzata la Zona NG?”. A ottobre sono stati coinvolti 15 street artist di fama internazionale che hanno lavorato a stretto contatto con i ragazzi e che, prendendo spunto dalle informazioni che avevano raccolto, hanno dipinto tutti i muri della Zona NG. Il tema del progetto era “I mestieri e il lavoro” ed è stato finanziato dal basso tramite crowdfunding. Nel dicembre del 2017 l’associazione ha organizzato una mostra con tutti i lavori fatti dai ragazzi per raccontare il progetto e ringraziare il quartiere.

Zona NG: Il muretto con le sagome pixelate nero su giallo di Krayon
Zona NG 6.16, centro Gorki, piazzale esterno: il murales in stile pixelato di Krayon che colora la spalla della seduta in cemento armato.

Che cos’è R.U.S.Co?

La zona NG fa parte del progetto R.U.S.Co, acronimo di Recupero Urbano Spazi Comuni, nato e cresciuto a Bologna grazie all’associazione Serendippo. Ciò che distingue l’associazione Serendippo da altre realtà locali che si occupano di arte urbana è il fatto che i progetti sono completamente autofinanziati. Questo ha permesso il coinvolgimento di artisti come Dem e i Cane Morto, molto selettivi riguardo alle realtà con cui collaborano. Nato nel 2009 in vicolo Facchini 2, all’epoca sede dell’associazione, il progetto R.U.S.Co è cresciuto nel tempo attivando mostre, interventi e iniziative che hanno portato e continuano a portare a Bologna alcuni degli esponenti più noti tra artisti e writers del panorama europeo e internazionale; tra questi ricordiamo l’allestimento della grande mostra a cielo aperto che ha ridisegnato i contorni dell’ex Zincaturificio di via Stalingrado 65, inaugurata nel 2016, le cui opere sono visibili ancora oggi fin dalla tangenziale esterna. Tutti i progetti sono accomunati dall’intento di diffondere l’arte e la bellezza gratuitamente, ma sono anche molto di più: sono progetti di cittadinanza attiva, che hanno l’obiettivo di coinvolgere i cittadini spingendoli ad interessarsi a ciò che succede nel proprio quartiere e nella propria città.

Il progetto RUSCO è un progetto in divenire. Nel 2017 sono stati terminati i lavori nella zona NG, ma il progetto prosegue tutt’oggi. Il 22 marzo, infatti, l’associazione Serendippo ha coinvolto un altro artista per dipingere un murales sulla facciata di una casa privata situata nel Villaggio rurale di Bologna.

INFO

Zona NG (Navile-Gorki) 06/16
Quartiere Navile, Corticella
A cura dell’associazione culturale Serendippo.
Pagina ufficiale FB: www.facebook.com/zonanavilegorki6.16/
Progetto: www.produzionidalbasso.com/project/zonang6-16/

Il centro Gorki del quartiere Navile è raggiungibile in bici o auto percorrendo via Corticella in direzione periferia esterna di Bologna, oppure in autobus, linea urbana 27 (fermata di via indipendenza, piazzale antistante la stazione delle corriere a pochi passi dalla stazione centrale) o linea 97-98 (direttamente dalla stazione centrale)

 

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Social Media Manager e Web Editor in ambito turistico-culturale, sono appassionata di arte contemporanea, street art e cultura indipendente e appena possibile parto zaino in spalla a caccia di graffiti, mostre e festival. Nonostante il mio animo irrequieto, mi piace comunque anche restare a Bologna, dove vivo e lavoro. Dopo tanti anni non riesco proprio a stancarmi di questa città, sempre piena di cose interessanti da fare e da scoprire! Racconto il mio lavoro e le mie passioni su Instagram: @dayswithalice

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