I Macchiaioli, la luce e il colore. Capolavori da collezioni lombarde. Sono trentacinque i capolavori provenienti da collezioni private lombarde in esposizione alla GAMManzoni di Milano dal prossimo 20 Ottobre 2017. Un'occasione unica per ammirare la grande maestria degli esponenti di un movimento considerato il più innovativo dell'Ottocento italiano

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i macchiaioli, L'analfabeta

MILANO – Trentacinque capolavori provenienti da collezioni private lombarde convergono nella mostra “I MACCHIAIOLI. Capolavori da collezioni lombarde” alla GAMManzoni di Milano. Aperta al pubblico dal 20 Ottobre 2017 fino al 25 Febbraio 2018.

La GAMManzoni di Milano ospiterà prossimamente un’esposizione dedicata ai Macchiaioli. Ben trentacinque capolavori, provenienti da collezioni private lombarde, testimonieranno la grande maestria degli esponenti di questo movimento considerato il più innovativo dell’Ottocento italiano. Unica corrente artistica dell’epoca ad aver fatto scuola in Italia, quella dei Macchiaioli ha aperto la strada agli impressionisti francesi con decenni di anticipo. A documentare la fortuna dei Macchiaioli, uno dei più affascinanti filoni dell’arte italiana, saranno le opere di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Nino Costa, Odoardo Borrani ma anche di altri artisti della medesima corrente. Beffardamente definiti “Macchiaioli” da un critico della Gazzetta del Popolo nel 1862, dalla seconda metà dell’Ottocento questi artisti seppero farsi portatori di alcune importanti valenze pittoriche che non subito vennero comprese.

Il termine “Macchiaioli” deriva dalla tecnica cosiddetta a “macchia” da loro impiegata. Una pratica che consisteva nel giustapporre colori puri in modo da definire l’immagine attraverso accesi contrasti.  Secondo questi artisti solo il colore e la luce costruivano la realtà che si definiva così tramite zone di chiaro-scuro.  La luce fa infatti apparire i colori.
I bianchi e i neri venivano quindi percepiti come punti di confronto e di risalto sulla tela.
I Macchiaioli auspicavano una pittura rivolta verso il vero, in aperta opposizione ad un modus operandi di tipo accademico. Oltre ad analizzare l’evoluzione stilistica di questo movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana, l’esposizione mira a far comprendere la fortuna storica di questi artisti, all’interno delle collezioni private lombarde, attraverso alcuni capisaldi come ad esempio le opere Educazione al lavoro e Due bambine che fanno le signore di Silvestro Lega, L’analfabeta di Odoardo Borrani, Settignano e La Via del Fuoco di Telemaco Signorini, o Silvestro Lega che dipinge sugli scogli di Giovanni Fattori, autentici capolavori non sempre visibili al pubblico.

Dalle sale del caffè Michelangelo a Firenze, non distante dall’Accademia, nel quale si ritrovavano e discutevano di arte, i Macchiaioli si riconoscevano in una pittura di ‘impressione’ ottenuta, come si diceva, per mezzo di macchie di colore. In seguito, grazie alla frequentazione dell’ambiente artistico parigino, il movimento si orienterà verso differenti valenze pittoriche fondate sia sul rapporto dei colori che sui volumi ma sempre costruiti attraverso nitidi contrasti di luce e di ombre.

La mostra è a cura di Francesco Luigi Maspes ed Enzo Savoia, col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia e della Commissione Europea.

INFO

I MACCHIAIOLI. Capolavori da collezioni lombarde
Milano, GAMManzoni (via A. Manzoni, 45)
Dal 20 Ottobre 2017  ­al 25 Febbraio 2018
Orari: da Martedì a Domenica 10-13 / 15-19 (ultimo accesso alle 18.30)
Aperture straordinarie: 1 novembre, 8-26 dicembre, dal 1°al 6 Gennaio
Ingresso: 6 €
Catalogo: GAMManzoni edizioni con un testo di Andrea Baboni, curatore del catalogo ragionato delle opere di Fattori di prossima pubblicazione e di importanti mostre sullo stesso tema.
Tel. 02.62695107
info@gammanzoni.com
www.gammanzoni.com

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